Giovedì 25 Aprile 2024

Heritage: finalmente Furyk

Dopo cinque anni e ben 31 top ten l'americano è tornato alla vittoria scrollandosi di dosso il fantasma del giocatore che "non sa più vincere"

Jim Furyk

Jim Furyk

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EPILOGO: Alla fine ce l'ha fatto ed è tornato alla vittoria! Ci sono voluti cinque anni e ben 31 top ten. Jim Furyk a 44 anni ha conquistato la diciasettesima vittoria sul PGA Tour. Per farlo ha dovuto realizzare un giro finale in 63 colpi per raggiungere al comando Kevin Kisner a quota -18. Quindi affrontarlo al play off battendo, oltre all'avversario sul campo, anche quello invisibile nella sua testa che gli ricordava i sette secondi posti, i tre terzi degli ultimi tre anni ma anche le tante vittorie gettate al vento. Kisner non ha regalato assolutamente nulla e lo spareggio è stato di livello assoluto. Birdie per entrambi alla buca 18, quindi ritorno al par tre della 17 con altro birdie di Furyk per il titolo. 17 quindi come la buca che ha segnato la vittoria. 17 come il titolo conquistato sul PGA Tour. Certamente al veterano a stelle e strisce il numero non porta male anche se adesso non vedrà l'ora di vincere il diciottesimo, magari alla buca 18! 

TERZO GIRO: Troy Merritt ha superato la prima prova di maturità nel mooving day. Dopo lo strepitoso giro in 61 colpi il 30enne è riuscito a mantenere un buon ritmo con un giro in 69 colpi con quattro birdie e un doppio bogey che gli hanno permesso di arrivare a quota -14. Alle sue spalle, distanziati di 3 colpi, un terzetto composto da Brendon Todd, Kevin Kisner e Matt Kuchar, avversari tutt'altro che comodi. Proprio Todd ha realizzato il miglior giro di giornata in 63 colpi somma di 8 birdie e nessun bogey. 

Il tripudio di bandierine americane è interrotto da quella sudafricana di Brandon Grace, quinto a -10 insieme Brice Garnett e Jim Furyk. All'ottavo posto con -9 il campione Masters Jordan Spieth che è stato autore di un terzo giro in 68 colpi. Dopo la partenza con un bogey la nuova stella americana ha subito realizzato un birdie riportandosi in par. Quindi ha guadagnato un altro colpo al par 5 della buca cinque. Altri due birdie nelle buche di rientro e nessun errore gli hanno fatto chiudere il giro tre colpi sotto il par. Al suo finaco Bo Van Pelt.

SECONDO GIRO: La seconda giornata è stata da fuochi d'artificio. Jordan Spieth è stato autore di un vero e proprio show con un giro in 62 colpi, pergiunta realizzato al mattino quando le condizioni meteo non erano proprio favorevoli a causa del vento. Nove birdie e nessun errore con un -9 che, sommato al +3 del primo giro, lo hanno fatto balzare a -6 per il torneo recuperando 86 posizioni. Lui è al settimo posto mentre il nuovo leader, Troy Merritt, si trova a quota -12. Il 30enne di Osage (Iowa), con un successo nel Web.com Tour, il quale con un 61 ha eguagliato il record sul giro stabilito dal sudafricano David Frost nel 1994 e ha preso il comando lasciando a ben quattro lunghezze Matt Kuchar, campione uscente, e John Merrick. In quarta posizione con -7 Kevin Kisner, Jim Furyk e il nordirlandese Graeme McDowell, leader dopo 18 buche insieme a Matt Every che ora alla pari con Spieth e con Morgan Hoffmann, Kevin Streelman e con il sudafricano Louis Oosthuizen.

PRIMO GIRO: Matt Every e Graeme McDowell sono al comando con -5I due hanno marciato di pari passo con sei birdie e un bogey. La coppia di testa è seguita con -4 dal coreano Sang-Moon Bae e con -3 da Matt Kuchar, campione uscente, Kevin Kisner, Scott Langley, Morgan Hoffmann e dall'australiano Cameron Smith. Al nono posto con -2 l’inglese Ian Poulter, il canadese Graham DeLaet e il sudafricano Louis Oosthuizen, al 36° con il par Jim Furyk, Patrick Reed, Charley Hoffman, Webb Simpson, il sudafricano Ernie Els e il fijiano Vijay Singh.

Il neo campione Masters Jordan Spieth ha probabilmente avvertito la stanchezza post vittoria. Non ha risposto alle attese ed è al 93° posto con +3. Nulla è perduto per il giovane americano che sta facendo impazzire le folle. Data la giovane età è facilmente prevedibile il recupero e la reazione. Nel giro d'apertura ha segnato un birdie, due bogey e un doppio bogey. Scommettiamo che nel secondo farà meglio?

PROLOGO: Jordan Spieth scende in campo al RBC Heritage sul percorso dell’Harbour Town GL, a Hilton Head nel South Carolina. È indiscutibilmente in forma e lo dimostra, oltre il dominio nel primo major stagionale, alnche l'impressionate serie di risultati eclatanti. Due vittorie (appunto Masters e Valspar Championship) e due secondi posti (Texas Open e Houston Open) negli ultimi quattro tornei ai quali ha preso parte. Il quasi 22enne texano di Dallas, salito al secondo posto nella classifica mondiale, prova a guadagnare ulteriori punti per avvicinare il nordirlandese Rory McIlroy, attuale numero uno.

Naturalmente è il grande favorito, anche se potrebbe avere dei problemi di concentrazione come spesso accade dopo grandi imprese, in un torneo nel quale difende il titolo Matt Kuchar. Sono nel field anche Jason Dufner, Jim Furyk, Bill Haas, Charley Hoffman, Zach Johnson, Webb Simpson, gli inglesi Ian Poulter e Luke Donald, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il nordirlandese Graeme McDowell, i sudafricani Ernie Els, Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen, il canadese Graham DeLaet e il fijiano Vijay Singh.

Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.062,000 dollari.