Giovedì 25 Aprile 2024

Valspar Champ: Spieth da record

L'americano Jordan Spieth vince al play off diventando il quarto giocatore nella storia del golf (dopo gli anni 40) ad aver vinto due tornei prima dei 22 anni. Francesco Molinari ha concluso al 40° posto e per rientrare tra i top 50 dovrà ritrovare l'andatura dei primi tornei.

Jordano Spieth

Jordano Spieth

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EPILOGO: Jordan Spieth ha vinto il torneo con -10 dopo aver superato allo spareggio alla terza buca di spareggio Patrick Reed e Sean O’Hair con i quali aveva terminato alla pari le 72 buche del torneo. Spieth ha avuto qualche indecisione nel giro finale e, dopo due birdie e due bogey sulle prime nove buche, ha ottenuto solo altri due birdie sulle nove conclusive -2 ed è stato raggiunto da Reed e da O’Hair che in questa parte del campo ne hanno realizzati quattro (66, -5 per il primo con cinque birdie e 67, -4 per il secondo con cinque birdie e un bogey). Nello spareggio, dopo due buche in par (18ª e 16ª entrambe par 4), la decisione è arrivata alla 17ª, par 3: Reed è finito in bunker e, malgrado un ottimo salvataggio, ha chiuso un par così come O’Hair che è arrivato a un metro dall’asta con un lungo putt. Sembrava si dovesse ancora andare avanti, perché anche Spieth aveva la palla a centro green ad almeno a otto metri dal bersaglio e invece ha effettuato un putt perfetto, abbastanza veloce, centrando la buca.

Spieth è divenuto il quarto giocatore, dal 1940 a oggi, a essersi imposto in due eventi del circuito prima di aver compiuto 22 anni (li festeggerà il 27 luglio) affiancando il suo nome in questo record a Tiger Woods, Sergio Garcia e a Robert Gamez. L'americano non pone limiti alla provvidenza e pensa in grande: “Certo, è bello essere finito nelle statistiche della storia del golf accanto a nomi di grande prestigio, ma ora io sono concentrato su un solo giocatore, Rory McIlroy, il numero uno. Il mio obiettivo è di arrivare in cima alla classifica mondiale e questo è un buon inizio”.

Francesco Molinari si è classificato 40° con il par. Il torinese si è espresso con un 72 (+1). La partenza con due birdie prometteva sicuramente cose migliori, ma successivamente ha dovuto badare più a difendersi che ad attaccare. Ha tenuto con un bogey fino alla 15ª buca, poi ha concluso con altri due bogey con cui ha perso sedici posizioni. Comunque, dopo due tagli consecutivi subiti, per lui era importante dimenticare la disavventura e tornare a premio, per cercare di riprendere il buon passo con cui aveva affrontato le prime tre gare stagionali comprensive della decima piazza nell’Humana Challenge.  

TERZO GIRO: Il torneo ha preso la sua naturale piega, quella a stelle e strisce. Sono ben sei i giocatori americano che occupano le prime sette posizioni. Al comando Ryan Moore grazie ad un giro in -4 che lo ha portato a quota -9. 4 birdie nelle buche di rientro sono bastate per ottenere la leadership al 33enne di Tacoma che con il successo salirebbe al primo posto della Fed Ed Cup. Gli avversari però sono tutt'altro che comodi. Alle sue spalle, ad un solo colpo, Jordan Spieth che lo affiancherà nelle ultime 18 buche. Spieth ha portato a termine un giro in 68 colpi con quattro birdie e un bogey. La lotta per il titolo sembra un discorso limitato ai due anche se nelle ultime settimane il PGA Tour ha regalato tante rimonte e colpi di scena. A quota -7 c'è Derek Ernst seguito a un colpo da Sean O'Hair. Quindi, con -5, un terzetto insidioso: Patrick Reed, Matt Kuchar ed Henrik Stenson che per vincere avrebbero bisogno, oltre che di un giro perfetto, anche della debacle di quanti li precedono.

Francesco Molinari ha concluso il terzo giro in 70 colpi con tre birdie e due bogey, l'ultimo arrivato alla 17, par tre nel quale il giorno precedente il torinese aveva guadagnato un colpo al campo. Le statistiche sono simili a quelle degli altri giri: grande precisione con il tee shot e green regulation nella media. La minor lunghezza rispetto al resto del field probabilmente lo penalizza parzialmente costringendolo a giocare dei bastoni più lunghi al green.

SECONDO GIRO: Francesco Molinari ha raccolto meno di quanto seminato concludendo il giro un colpo sopra il par. Il torinese è stato poco supportato dal putter e ne è scaturito un giro con due bogey, 15 par e un solo birdie. All'errore commesso alla buca 7 ne è seguito uno alla 10 che lo hanno pericolosamente portato a quota +1 per il torneo, risultato ultimo punteggio utile per giocare nel weekend. Chicco ha continuato il suo gioco regolare fatto di fairway centrati e green presi con i colpi regolamentari. Alla buca 15, un difficile par 3 di quasi 200 metri, è arrivato il birdie grazie alla palla messa a un metro e mezzo con il tee shot. Dopo i due tagli mancati certamente un'inniezione di fiducia per il nostro portacolori che ora dovrà provare a scalare la graduatoria.

Al comando con -6 c'è il giocatore dello Zimbabwe Brendon De Jonge, tutt'altro che al sicuro dato i nomi dei diretti inseguitori: Jordan Spieth, Henrik Stenson, Ryan Moore, Kevin Streelman e Derek Ernst. 

PRIMO GIRO: Francesco Molinari ha concluso il primo giro con lo score di -1 e il 38° posto. Il torinese, partito dalla 10, ha accusato qualche difficoltà in avvio e ha condotto le prime sei buche con un colpo sopra par (un birdie, due bogey), poi ha non ha commesso più errori e con due birdie ha chiuso con lo score totale di 70 colpi.

L’inglese Brian Davis guida la graduatoria con -6. Il quarantenne londinese ha iniziato a gran ritmo dalla buca 10 e ha virato con cinque birdie e un parziale di 30 (-5). Nel rientro ha guadagnato un altro colpo sul par con tre birdie e due bogey. Davis senza titoli nel circuito e con due successi a inizio carriera nell’European Tour, precede di un colpo Sean O’Hair e Ricky Barnes. Al quarto posto con -4 lo svedese Henrik Stenson, il tedesco Alex Cejka, vincitore la scorsa settimana del Puerto Rico Open, Justin Thomas, Ernst Derek, Nicholas Thompson e Brendon de Jonge dello Zimbabwe. Hanno tenuto un buon passo l’inglese Ian Poulter, decimo con -3, e Jim Furyk.

PROLOGOFrancesco Molinari riprende il suo cammino nel PGA Tour partecipando al Valspar Championship sul percorso dell’Innisbrook Resort a Palm Harbor in Florida. Il torinese dopo aver iniziato piuttosto bene con tre piazzamenti, tra i quali un decimo posto (Humana Challenge), ha poi mancato due tagli di fila. Ora prenderà parte a quattro tornei con l'obbiettivo di guadagnare punti e rientrare tra i primi 50 giocatori al mondo per poter rientrare nel field del Masters.

Difende il titolo l’australiano John Senden, che sicuramente avrà un compito difficile sia per le sue precarie condizioni di forma, sia perché il field, pur con numerose assenze tra i big, è comunque di qualità. Vi figurano Jim Furyk, Matt Kuchar, Ryan Moore, Patrick Reed, Brandt Snedeker, Jordan Spieth, Jason Dufner, l’australiano Adam Scott, lo svedese Henrik Stenson, gli inglesi Luke Donald, Ian Poulter, Justin Rose e Lee Westwood, gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Gonzalo Fernandez Castaño, i sudafricani Ernie Els, Louis Oosthuizen e Retief Goosen, il fijiano Vijay Singh, l’irlandese Padraig Harrington e il tedesco Alex Cejka, gli ultimi due a segno nell’ordine nelle ultime due settimane.

Il montepremi è di 5.900.000 dollari dei quali 1.062.000 andranno al vincitore.