Martedì 23 Aprile 2024

Eurotour: bis di Grace

Brandon Grace difende il titolo dello scorso anno con successo. Paratore chiude il torneo al 29° posto

Branden Grace

Branden Grace

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Il torneo su Sky Sport 2HD: sabato dalle 10

EPILOGO: Ha vinto per il secondo anno consecutivo il sudafricano Branden Grace (274 - 70 67 68 69, -14), risalito dalla seconda posizione per meriti propri e anche approfittando della débâcle dello scozzese Paul Lawrie, leader nei turni centrali e scivolato fino al 13° posto (281, -7) con un 78 (+6). Grace, 28 anni e nativo di Pretoria, ha siglato il settimo titolo nel circuito marciando in 69 (-3) colpi con quattro birdie e un bogey, secondo score di giornata dopo il 68 (-4) di Soren Kjeldsen.

Al secondo con 276 (-12) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e il danese Thorbjorn Olesen, al quarto con 277 (-11) il gallese Bradley Dredge e gli inglesi Andrew Johnston e Lee Slattery e al settimo con 280 (-8) l’ibericoSergio Garcia e il sudafricano Louis Oosthuizen, che non hanno risposto alle attese della vigilia. L’iberico Pablo Larrazabal e l’austriaco Bernd Wiesberger hanno ottenuto lo stesso score di Lawrie, sono terminati a metà classifica il thailandese Thongchai Jaidee e il danese Soren Kieldsen, 20° con 282 (-6), il belga Nicolas Colsaerts, 27° con 283 (-5), il tedesco Marcel Siem e il sudafricano Ernie Els con il medesimo punteggio di Paratore. In bassa il cinese Ashun Wu e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 52.i con 288 (par).

Renato Paratore si è classificato al 29° posto con 284 (75 66 71 72, -4), guadagnando nel giro finale altre due posizioni. Il giovane romano, che ha fatto una bella gara tutta in rimonta dopo una partenza difficile (105° con 75, +3), ha concluso con due birdie e due bogey per il 72 del par.

TERZO GIRO: Ancora passi avanti di Renato Paratore, da 46° a 31° con 212 colpi (75 66 71, -4) dopo un parziale di 71 (-1). Il giovane romano non ha tentato avventure e ha atteso le occasioni giuste sfruttandone due per altrettanti birdie, ma non ha potuto evitare un bogey.

Ha mantenuto la leadership con 203 (67 66 70, -13) lo scozzese Paul Lawrie, il quale affronterà la volata conclusiva con due colpi di margine sul sudafricano Branden Grace, campione uscente, e sul danese Thorbjorn Olesen (205, -11).

In grado di competere per il titolo l’inglese Tommy Fleetwood e l’iberico Rafael Cabrera Bello, quarti con 206 (-10), gli inglesi Andrew Johnston e Lee Slattery, il francese Gregory Bourdy e lo svedese Pelle Edberg, sesti con 207 (-4). Qualche possibilità anche per i sei giocatori al decimo posto con 208 (-8) tra i quali vi sono l’austriacoBernd Wiesberger e il portoghese Ricardo Gouveia, vincitore dell’ordine di merito del Challenge Tour 2015.

Sono fuori gioco lo spagnolo Pablo Larrazabal e il sudafricano Louis Oosthuizen, 16.i con 209 (-7), l’altro sudafricano Ernie Els e l’iberico Sergio Garcia, 19.i con 210 (-6), quest’ultimo penalizzato da un 74 (+2), il thailandese Thongchai Jaidee e il belga Nicolas Colsaerts, 25.i con 211 (-5). In ombra il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 46° con 214 (-2).

Paul Lawrie, 47enne di Aberdeen con otto titoli nel circuito tra i quali quello ottenuto in un major (Open Championship, 1999) e che si è imposto in questa gara già per due volte (1999 e 2012) ha tenuto a distanza gli avversari con un 70 (-2) dovuto a due birdie, senza bogey, e a una condotta improntata alla prudenza. Branden Grace ha recuperato nove posizioni grazie a un 68 (-4) con quattro birdie, di cui tre a chiudere, anche lui senza bogey. Thorbjorn Olesen di bogey ne ha segnato uno contro quattro birdie per il parziale di 69 (-3) che gli ha permesso di risalire la classifica di quattro gradini. 

SECONDO GIRO: Renato Paratore, 46° con 141 colpi (75 66, -3), ha recuperato 59 posizioni e dove Matteo Manassero, 96° con 146 (75 71, +2), non ha superato il taglio.

Nuovo leader con 133 (67 66, -11) è lo scozzese Paul Lawrie, che precede di un colpo il belga Nicolas Colsaerts (134, -10).  A due il francese Gregory Bourdy, l’inglese Andrew Johnston e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello (135, -9). In rimonta l’iberico Sergio Garcia, ‘stella’ della gara, da 37° a sesto con 136 (70 66, -8), affiancato dal danese Thorbjorn Olesen, dagli svedesi Pelle Edberg e Johan Carlsson e dall’inglese Tommy Fleetwood. 

In recupero anche il sudafricano Branden Grace, campione uscente, undicesimo con 137 (-7) come l’iberico Pablo Larrazabal, leader dopo un giro insieme al sudafricano Louis Oosthuizen (nella foto di Getty Images), sceso al 20° posto con 138 (-6) dove ha la compagnia del connazionale Ernie Els e dell’austriaco Bernd Wiesberger. Più defilati i thailandesi Thongchai Jaidee, 34° con 140 (-4) e Kiradech Aphibarnrat, 57° con 142 (-2). Stessa sorte di Manassero anche per il canadese Mike Weir, 112° con 149 (+5) e per lo statunitense John Daly, 120° con 153 (+9).

PRIMO GIRO: Primo giro disastroso per i due azzurri in campo. Matteo Manassero e Renato Paratore sono al 105° posto con 75 (+3) e rischiano di uscire al taglio. Gli azzurri sono partiti dalla buca 10. Manassero ha trovato due bogey in uscita, uno nel rientro e nessun birdie e Paratore, dopo nove buche in par (un bogey e un birdie), ha segnato quattro bogey in cinque buche e ha concluso con il secondo birdie.

Lo spagnolo Pablo Larrazabal e il sudafricano Louis Oosthuizen guidano con 65 (-7) colpi la graduatoria. La coppia di testa ha un colpo di vantaggio sul belga Nicolas Colsaerts, sull’inglese Andrew Johnston e sullo svedese Bjorn Akesson (66, -6). Piuttosto nutrito il gruppo al sesto posto con 67 (-5) formato dall’inglese Tommy Fleetwood, dall’iberico Rafael Cabrera Bello, dallo svedese Kristoffer Broberg, dal portoghese Ricardo Gouveia, dal sudafricano George Coetzee, dal francese Gregory Bourdy, dallo scozzese Paul Lawrie e dal danese Thorbjorn Olesen.

Al 14° con 68 (-4) il sudafricano Ernie Els, l’austriaco Bernd Wiesberger e il thailandese Thongchai Jaidee, al 24° con 69 (-3) l’altro thailandese Kiradech Aphibarnrat e solo al 37° con 70 (-2) due tra i giocatori più attesi alla prova, lo spagnolo Sergio Garcia e il sudafricano Branden Grace, campione uscente. In difficoltà il cinese Ashun Wu e il canadese Mike Weir, 80.i con 73 (+1), e lo statunitense John Daly, 122° con 79 (+7).

Hanno viaggiato a gran ritmo e senza sbavature Pablo Larrazabal e Louis Oosthuizen entrambi al traguardo di pari passo con sette birdie. Andatura più lenta e con qualche errore per Sergio Garcia e per Branden Grace, tutti e due autori di quattro birdie e di due bogey.

PROLOGO: L’European Tour resta negli Emirati Arabi per il Commercial Bank Qatar Masters (27-30 gennaio), in programma al Doha Golf Club a Doha. Due gli azzurri in gara, Matteo Manassero e Renato Paratore ben determinati a riscattare la prestazione della scorsa settimana nell’Abu Dhabi Championship conclusasi con un taglio.

La stella del torneo sarà indubbiamente lo spagnolo Sergio Garcia, ma non potrà vestire i panni del favorito assoluto, essendo tutta da decifrare la sua condizione di forma al debutto stagionale. Difende il titolo il sudafricano Branden Grace che, invece, è piuttosto tonico e che ha concluso tra i top ten le prime quattro gare disputate nel circuito 2016. Saranno da seguire anche i suoi connazionali Ernie Els e Louis Oosthuizen, l’austriaco Bernd Wiesberger, gli inglesi Matthew Fitzpatrick, Chris Wood e David Howell, gli iberici Alvaro Quiros, Pablo Larrazabal e Rafael Cabrera Bello, il belga Nicolas Colsaerts, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, lo statunitense John Daly, il canadese Mike Weir e il cinese Ashun Wu.

Quanto agli azzurri è auspicabile che Manassero esca dalla spirale di tagli in cui è caduto, quindici consecutivi (14 nell’European Tour e uno nel Japan Tour). Probabilmente gli basterebbe compiere tutti e quattro i giri, indipendentemente dalla classifica, per cominciare a riacquistare fiducia in se stesso. Quanto a Paratore ha qualche problema di continuità, ma praticamente siamo alla partenza e pertanto è più che normale che sia ancora qualcosa da mettere a punto.

Il montepremi è di 2.300.000 euro con prima moneta di  381.458 euro.