Mercoledì 24 Aprile 2024

Scottish Open: Fowler prenota The Open

L'americano chiude il quarto giro nel vento due colpi sotto par e vince il torneo prenotando un posto da protagonista al Major scozzese al via giovedì

Rickie Fowler

Rickie Fowler

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Il torneo su Sky: domenica 15:30 (sport 2HD)

EPILOGO: Un tempo si diceva che chi vince la settimana precedente un major difficilmente sarebbe potuto esserne protagonista. Phil Mickelson ha per primo sfatato questa diceria imponendosi nello Scottish e nel Open Championship. Rickie Fowler ha vinto grazie a un giro in 68 colpi, due sotto il par, nella tornata finale. Il vento ha reso il torneo tipico scozzese e ha anticipato il clima che i giocatori potranno trovare da giovedì a St Andrews. Fowler ha realizzato due bogey e un birdie nelle prime 14 buche. Poi con un parziale di -3 nelle ultime quattro gli ha permesso di togliere il primato a connazionale Matt Kuchar, leader in club house con -11. Raphael Jaquelin ha richiato di raggiungere il play off grazie a un secondo colpo perfetto alla 18 con palla fermatasi a poche decine di centimetri dalla buca. Il conseguente birdie ha permesso al francesce da raggiungere Kichar al secondo posto e un biglietto per The Open. 

Renato Paratore dopo un incoraggiante birdie d'apertura ha segnato un pesante parziale di +4 nelle seguenti quattro buche. Il giovane romano ha mantenuto la calma e, nelle seguenti 13 buche ha realizzato un parziale di -3 riacciuffando il par per il giro. Il -6 totale gli ha permesso di chiudere il torneo al 22° posto, un ottimo piazzamento nel ricco torneo scozzese. Ha perso 11 posizioni, chiudendo al 41° posto, Marco Crespi, autore di un giro un colpo sopra il par.

TERZO GIRO: Renato Paratore è stato autore di una grande giornata che gli ha fatto risalire dal 64° al 18° posto con -6 grazie a un 66 somma di un bogey in apertura al quale sono seguiti cinque birdie. Ha rimontato anche Marco Crespi, da 48° a 30° con  -5 grazie a un giro in 68 (-2) colpi con tre birdie e un bogey. 

Ha mantenuto il comando l’inglese Daniel Brooks con 198 (64 65 69, -12), sebbene abbia rallentato un po’ il ritmo con un parziale di 69 (-1), e sicuramente sarà un giro finale molto combattuto poiché ha a ridosso avversari di tutto rispetto e, in particolare, il francese Raphael Jacquelin, secondo con 199 (-11), lo statunitense Rickie Fowler, l’olandese Joost Luiten e l’inglese Tommy Fleetwood, terzi con 200 (-10). E ancora l’americano Matt Kuchar, sesto con 201 (-9)  insieme all’inglese Eddie Pepperell e allo scozzese Russell Knox, quindi lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e l’altro statunitense Ryan Palmer, noni con 202 (-8). Difficile, ma non impossibile, anche la candidatura del sudafricano Branden Grace, 11° con 203 (-7).    Il nordirlandese Graeme McDowell e l’inglese Justin Rose sono alla pari con Paratore e hanno lo stesso score di Crespi l’iberico Rafael Cabrera Bello, l’inglese Luke Donald e il thailandese Thongchai Jaidee. E’ al 45° posto con 206 (-4) l’irlandese Padraig Harrington e naviga in retrovia Phil Mickelson, 57° con 207 (-3).   SECONDO GIRO - Marco Crespi, 48° con 137 colpi (-3), gli stessi di Phil Mickelson, e Renato Paratore, 64° con 138 (-2) sono rimasti in gara mentre sono usciti Edoardo Molinari (71 69) e Matteo Manassero (69 - 71), 104.i con 140 (par).   L’inglese Daniel Brooks, nuovo leader con -11, ha fatto il vuoto e ha tre colpi di vantaggio sui primi inseguitori: gli inglesi Justin Rose, campione uscente, e Matthew Nixon, il nordirlandese Graeme McDowell, l’irlandese Shane Lowry, lo svedese Johan Carlsson e lo statunitense Ryan Palmer (132, -8). All’ottavo posto con 133 (-7) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, l’argentino Emiliano Grillo e gli inglesi Tommy Fleetwood, Richard Finch e Richard McEvoy e tra i concorrenti al 13° con 134 (-6) gli americani Rickie Fowler e Matt Kuchar e l’iberico Miguel Angel Jimenez. Al 34° con 136 (-4) il thailandese Thongchai Jaidee, l’irlandese Padraig Harrington e l’inglese Luke Donald.   Brooks ha girato in 65 (-5) colpi con un eagle, quattro birdie e un bogey, Crespi in 68 (-2) con cinque birdie e tre bogey e medesimo score per Paratore con tre birdie e un bogey. Per Molinari un parziale di 69 (-1) con due birdie e un bogey e per Manassero un 71 (+1) con cinque birdie, tre bogey e un triplo bogey.  

PRIMO GIRO: Matteo Manassero e Marco Crespi, 54.i con -1 colpi, sono a metà classifica e non si possono permettere passi falsi nel secondo giro. Manassero ha realizzato quattro birdie e tre bogey, Crespi tre birdie e due bogey. Sono più indietro e rischiano il taglio Renato Paratore, 78° con 70 (par), ed Edoardo Molinari, 102° con 71 (+1), che ha vinto questo torneo nel 2010. Paratore due birdie e due bogey e Molinari due birdie e tre bogey. Tutti gli azzurri hanno avuto difficoltà nella seconda parte del tracciato, ad eccezione di Paratore che sulle ultime bove buche ha recuperato un colpo tornano in par.

Ha preso il comando con un ottimo -7 il danese Thorbjorn Olesen, che precede di un colpo l’inglese Daniel Brooks -6 e di due un nutrito gruppetto di concorrenti che comprende gli spagnoli Adrian Otaegui e Alejandro Cañizares, gli inglesi Matthew Nixon, Richard Finch e Seve Benson, lo statunitense Jimmy Walker, e lo svedese Johan Carlsson -5. Al decimo posto con -4 l’inglese Justin Rose, campione uscente, il nordirlandese Graeme McDowell e gli americani Rickie Fowler e Matt Kuchar, al 19° con -3 il thailandese Thongchai Jaidee e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, al 34° con -2 l’irlandese Padraig Harrington, al 54°, con lo stesso score di Manassero e Crespi, anche  Phil Mickelson, l’inglese Luke Donald, l’iberico Miguel Angel Jimenez e il sudafricano Branden Grace e al 78°, come Paratore, l’inglese Ian Poulter.

PROLOGOL’Aberdeen Asset Management Scottish Open, sul percorso del Gullane Golf Club in Scozia, sarà frequentato da tanti giocatori di peso che affineranno la loro condizione in vista dell’Open Championship, il terzo major stagionale in programma nella prossima settimana a St. Andrews.

Quattro gli italiani in campo a Gullane: Edoardo Molinari e Matteo Manassero, che poi saranno al major insieme a Francesco Molinari, che ha scelto la settimana di riposo, Renato Paratore e Marco Crespi.

Field di altissima qualità e con parecchi giocatori statunitensi tesi ad acclimatarsi e fare un minimo di pratica sui campi europei. Ricordiamo Phil Mickelson, Matt Kuchar, Rickie Fowler, Brooks Koepka, Jimmy Walker, Ryan Palmer, Cameron Tringlale e Ben Martin in un contesto che comprende gli inglesi Justin Rose, campione uscente, Ian Poulter, Luke Donald e Tommy Fleetwood, il nordirlandese Graeme McDowell, il gallese Jamie Donaldson, l’irlandese Padraig Harrington, il francese Victor Dubuisson, lo scozzese Martin Laird, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Pablo Larrazabal e Rafael Cabrera Bello, il thailandese Thongchai Jaidee e i sudafricani Branden Grace, Jaco Van Zyl e Thomas Aiken.

Saranno sul tee di partenza 156 concorrenti di 23 differenti nazioni, dei quali 92 vincitori di torneo nell’European Tour , 22 tra i primi 60 del world ranking, otto major champions e undici past winner tra i quale Edoardo Molinari (2010), una vittoria che gli aprì le porte della Ryder Cup. 

Il montepremi è di 4.580.000 euro.