Sabato 20 Aprile 2024

EuroTour: Paratore splendido quinto

Il giovane romano ha ottenuto il miglior piazzamento nella sua giovane carriera garantendosi di fatto la conferma della carta per il 2016. Vittoria per Pieters

Renato Paratore

Renato Paratore

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EPILOGO: Renato Paratore ha concluso il torneo al quinto posto che coincide con il miglior piazzamento stagionale e lo fa salire all'81° posto del Race to Dubai. Il diciottenne romano ha chiuso la gara a quota -11 grazie all'ultimo giro in 69 colpi. È stato impeccabile per 17 buche prima del bogey alla 72ma buca che gli è costato il quinto posto solitario. Alessandro Tadini ha concluso al 47° posto con -3 al termine di un giro in 71 colpi, somma di tre birdie e due bogey.

Ha conquistato il primo titolo nel circuito con 268 colpi (66 68 65 69, -20) il belga Thomas Pieters, 25enne di Antwerp che si è costruito l’opportunità con un 65 (-7) nel terzo giro e poi l’ha sfruttata con un parziale di 69 (-3). Ha superato l’altro protagonista del torneo, lo svedese Pelle Edberg (271- 66 67 67 71, -17), 37enne di Jonkoping senza successi in carriera e che ancora una volta ha confermato la sua natura di piazzato.

TERZO GIRO: Renato Paratore, decimo con 208 colpi (65 73 70, -8), ha tenuto un buon ritmo anche nel terzo giro del D+D REAL Czech Masters (European Tour) che si conclude con la disputa del quarto sul tracciato dell’Albatross Golf Resort (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca, dove Alessandro Tadini è 50° con 214 (71 70 73, -2).   Un ottimo 65 (-7) ha permesso al belga Thomas Pieters, 25enne di Antwerp, di prendersi la leadership con 199 colpi (66 68 65, -17) e di concedersi un’opportunità per provare a cogliere il primo titolo nel circuito. Ha un vantaggio di un colpo sullo svedese Pelle Edberg (200, -16), 37enne di Jonkoping anch’egli senza allori nel tour, e di quattro sul danese Thorbjorn Olesen (203, -13), 26enne di Furso, che invece è andato a segno già due volte di cui una in Italia (Sicilian Open, 2012).   Più distaccati, ma non tagliati fuori, gli inglesi Robert Dinwiddie e Matthew Fitzpatrick, quarti con 204 (-12), quest’ultimo in vetta con Edberg dopo due turni. Al settimo posto con 207 (-9) lo svedese Mikael Lundberg, lo statunitense Peter Uihlein, il finlandese Roope Kakko e l’inglese Sam Hutsby e al decimo, insieme a Paratore, anche l’americano David Lipsky, lo spagnolo José Manuel Lara, lo scozzese Craig Lee, l’inglese Eddie Pepperell, il nordirlandese Michael Hoey e il tedesco Florian Fritsch.   Pieters ha iniziato con un eagle, ha proseguito con quattro birdie, ha frenato bruscamente con un doppio bogey e poi ha completato il sorpasso di Edberg con altri tre birdie. Lo svedese, cinque birdie senza bogey per il 67 (-5), non ha avuto comunque nulla da rimproverarsi e Olesen ha ottenuto lo stesso score con sei birdie e un bogey.Paratore ha guadagnato due colpi sul par in uscita con tre birdie e un bogey e poi li ha mantenuti con un birdie e un bogey (70, -2). Tadini ha perso 14 posizioni con un 73 (+1) nato da tre birdie e da quattro bogey.   SECONDO GIRO - Renato Paratore, nono con 138 colpi (65 73, -6) ha rallentato con un 73 (+1) e ha perso la leadership, ma è rimasto in alta classifica. È risalito Alessandro Tadini, da 52° a 36° con 141 (70 71, -3) e sono usciti al taglio, caduto a 143 (-1), Niccolò Quintarelli, 95° con 145 (73 72, +1), Andrea Pavan, 126° con 148 (71 77, +4), e Marco Crespi, 151° con 155 (75 80, +11).   Nuovi leader con 133 colpi (-11) sono l’emergente inglese Matthew Fitzpatrick (66 67), 21enne di Sheffield e vincitore nel 2013 dell’US Amateur, un major per dilettanti, e lo svedese Pelle Edberg (66 67), 37enne di Jonkoping senza titoli nel circuito. Subito dietro con 134 (-10) il belga Thomas Pieters.   Al quarto posto con 136 (-8) il danese Thorbjorn Olesen e gli inglesi Sam Hutsby e Robert Dinwiddie e al settimo con 137 (-7) il nordirlandese Michael Hoey e l’inglese Eddie Pepperell. Insieme a Paratore anche lo svedese Rikard Karlberg e l’inglese Ben Stow, in 25ª posizione con 140 (-4) lo statunitense David Lipsky e in 36ª, come Tadini, il connazionale Peter Uihlein e l’iberico Eduardo De La Riva, in vetta con Paratore nel primo giro e affondato con un 76 (+4).   Fitzpatrick non ha commesso errori e ha siglato un 67 (-5) con un eagle e tre birdie. Stesso score per Edbergcon sei birdie e un bogey. Paratore, che ha iniziato dalla buca 10, è andato in par fino al giro di boa (un bogey e un birdie), poi ha perso un colpo nel rientro (due birdie, un bogey e un doppio bogey). Per Tadini 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey; per Quintarelli 72 (par) con due birdie e due bogey; per Pavan 77 (+5) con tre birdie, sei bogey e un doppio bogey,  per Crespi 80 (+8) con un birdie, sette bogey e un doppio bogey.  

PRIMO GIRO: Renato Paratore e lo spagnolo Eduardo De La Riva, che peraltro hanno giocato nella stessa terna, sono al comando con -7. Paratore ha infilato sette birdie, senza bogey, siglando il suo miglior score sul giro da quanto è entrato nel circuito: “Oggi - ha detto il 18enne romano - ho espresso un gioco veramente solido da tee a green e inoltre, nelle buche di rientro, ho avuto un ottimo feeling con il putter che ha reso cinque birdie. Nel primi otto tornei stagionali avevo giocato piuttosto bene, poi negli ultimi tre mesi il rendimento è sceso. Dal Lyoness Open, disputato in Austria, ho cambiato swing e le cose vanno decisamente meglio. E’ stato bello avere per compagno Eduardo, che ha offerto un gran finale”. De La Riva ha iniziato con un bogey, ha proseguito con sei birdie e ha chiuso con un eagle.

La coppia di testa ha un colpo di margine sugli inglesi Sam Hutsby e Matthew Fitzpatrick, sullo svedese Pelle Edberg e sul belga Thomas Pieters (66, -6). Settimi con 67 (-5) il finlandese Roope Kakko, il nordirlandese Michael Hoey, lo svedese Kristoffer Broberg, gli spagnoli Jordi Garcia Pinto e Pedro Oriol, lo scozzese Scott Jamieson, il danese Thorbjorn Olesen e l’inglese Mark Foster. In 38ª posizione con 70 (-2) il sudafricano Darren Fichardt e lo statunitense Peter Uihlein, in 52ª, alla pari con Pavan e Tadini, anche l’americano David Lipsky e l’indiano Skiv Kapur, mentre rischia il taglio il belga Nicolas Colsaerts, 97° come Quintarelli.

Gli altri quattro gli italiani in campo: Andrea Pavan e Alessandro Tadini, 52.i con 71 (-1), Niccolò Quintarelli, 97° con 73 (+1), e Marco Crespi, 130° con 75 (+3).  Pavan e Tadini hanno mantenuto entrambi il bilancio in attivo, il primo con quattro birdie e tre bogey, il secondo con un eagle, un birdie e due bogey. Quintarelli ha perso un colpo rispetto al par con un birdie e due bogey e Crespi ne ha lasciati tre al campo con due birdie e cinque bogey.

PROLOGO: Alessandro Tadini, Marco Crespi, Renato Paratore, Andrea Pavan e Niccolò Quintarelli saranno di scena all’Albatross Golf Resort di Praga, nella Repubblica Ceca, dove si disputa il D+D REAL Czech Masters (27-30 agosto), evento nel calendario dell’European Tour.   Nel field gli inglesi David Horsey, James Morrison, Eddie Pepperell e Matthew Fitzpatrick, i francesi Victor Dubuisson e Gregory Bourdy, i danesi Thorbjorn Olesen e Morten Orum Madsen, il belga Nicolas Colsaerts, i sudafricani Hennie Otto e Darren Fichardt, gli statunitensi David Lipksy e Peter Uihlein e gli indiani Jeev Milkha Singh e Shiv Kapur.    Per Tadini, Crespi, Paratore e Pavan l’obiettivo-obbligo è quello di ottenere una posizione di alta classifica, mentre Quintarelli, che è stabilmente sul Challenge Tour, ha un’opportunità di fare esperienza sul circuito maggiore. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 166.660 andranno al vincitore.