Giovedì 18 Aprile 2024

La Pimpa e Cipputi, i due mondi di Altan

Gli universi paralleli immaginati dal disegnatore

La Pimpa e suo papà Altan

La Pimpa e suo papà Altan

NEL 1975 nascono due personaggi destinati a un radioso futuro: la Pimpa (un grande successo dei fumetti, dei libri e dei cartoon per bambini) e Cipputi (protagonista di una efficace satira politica e di costume). Due personaggi molto diversi: tenera e poetica la Pimpa, cagnolina a pois rossi; amaro e sarcastico l’operaio Cipputi e con lui i personaggi che lo circondano. La cosa curiosa è che entrambi questi successi nascono, nello stesso anno, dalla creatività di un unico autore: Francesco Tullio Altan che è anche il protagonista della mostra che si tiene in occasione del G7 dell’ambiente a Bologna. In realtà, nella loro diversità, la Pimpa e Cipputi sono due facce della stessa medaglia. «Cipputi è il mondo come è, la Pimpa è il mondo come dovrebbe essere», spiega Altan e questo vale non solo per i sentimenti, lo stare insieme e l’amicizia ma anche per il rapporto con la natura e l’ambiente. Il mondo della Pimpa è armonico e poetico, colorato e tenero, curioso e romantico con il signor Armando e personaggi teneri e fantasiosi come il piccolo dinosauro Kamillo Kromo, Pippo Pettirosso, Coniglietta, Colombino, la gatta Rosita. QUELLO DI CIPPUTI & CO., invece, è un mondo decisamente meno armonioso, dove l’amicizia e il volersi bene non appaiono certo al primo posto, un mondo guardato e descritto con sguardo amaro dall’artista veneto. Insomma, come dice Altan, è il mondo com’è. In effetti, il tema ambientale è spesso ripreso da Altan e le vignette esposte in mostra ne sono la prova perché raccontano il cinismo e l’ottusità con cui stiamo distruggendo il pianeta Terra. Facile capire che Altan si diverta di più a lavorare per i bambini, a incontrarli per parlare della Pimpa. «La vivono come una compagna di giochi, un’amica – racconta nelle sue interviste – e poi mi fanno domande alle quali non so rispondere. Mi chiedono dov’è la mamma della Pimpa; quando la Pimpa avrà i cuccioli. Per loro è una bambina e una cagnolina al tempo stesso». D’altronde, il primo test la Pimpa lo superò nel 1975 affascinando la figlia di Altan che creò la cagnolina a pallini rossi proprio per divertire la sua bambina. Con Cipputi (diventato soprattutto negli anni ’70/’80 e ’90 un’icona della sinistra) le cose sono diverse. L’operaio e tutto il contorno di personaggi cinici, disillusi, spesso irritanti servono a raccontare un’Italia (e più in generale, un mondo) lontano dalla poetica armonia della Pimpa, ma ci aiutano a riflettere su di noi e sul nostro futuro. Prima che sia troppo tardi.