Mercoledì 24 Aprile 2024

G7 Ambiente, l'impegno di Eni: «Il nostro primo obiettivo? Produrre energia più pulita»

SARÀ UNA DELLE AZIENDE dell’energia protagoniste delle numerose iniziative previste a cavallo del G7 sull’ambiente di Bologna.

L'eolico sarà più conveniente del carbone nel 2027 - foto JOHN KELLERMAN / Alamy

L'eolico sarà più conveniente del carbone nel 2027 - foto JOHN KELLERMAN / Alamy

 

SARÀ UNA DELLE AZIENDE dell’energia protagoniste delle numerose iniziative previste a cavallo del G7 sull’ambiente di Bologna. Tanto da essere main supporter del palinsesto di appuntamenti #AllTheGreen e partecipare direttamente il 9 giugno (dalle 13 alle 15.30 nell’aula Stabat Mater) al Momento Eni con i finalisti degli High School Games – il Quiz-Game culturale sui temi del cambiamento climatico che ha coinvolto oltre 100mila studenti delle scuole superiori – e con l’installazione multimediale, che illustra la strategia del gruppo per un nuovo paradigma energetico verso un futuro low carbon – nell’Archiginnasio. «La lotta contro il cambiamento climatico e la costruzione di uno sviluppo sostenibile: dare delle risposte concrete a queste sfide – spiega l’ad del gruppo Claudi Descalzi – è quello che ha unito Eni a istituzioni, associazioni e altre aziende, per dare voce ad un insieme di iniziative che fanno da corona al G7 Ambiente. È fondamentale prendersi chiari impegni per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione ed Eni lo ha fatto delineando una strategia che si basa sul seguente piano d’azione: riduzione delle emissioni di CO2 e aumento dell’efficienza energetica di tutte le attività, consolidamento di un portafoglio low carbon e promozione dell’utilizzo del gas, sviluppo delle rinnovabili». Se la missione dell’Eni è quella di continuare a produrre e rendere disponibile energia, la vera sfida del gruppo è quella di produrre energia sempre più pulita. Sia per contribuire al percorso di decarbonizzazione che è stato sancito dall’Accordo di Parigi, sia per l’obbligo morale anche nei confronti delle generazioni future. Per poter affrontare questa grande sfida Eni ha definito una strategia integrata di lungo termine che coniuga la solidità finanziaria con la sostenibilità ambientale e sociale del business. L’impegno di Eni a farsi promotrice del processo di transizione energetica per un futuro low carbon si compone di tre pilastri fondamentali: la riduzione delle proprie emissioni dirette, lo sviluppo di un portfolio di idrocarburi convenzionali con un ruolo crescente del gas naturale e un impegno nello sviluppo delle fonti rinnovabili. E per l’efficace strategia di decarbonizzazione, unica fra le major, Eni è stata inclusa nella “A List” del CDP che è il riferimento per gli investitori nella valutazione della strategia sul cambiamento climatico. Insieme con altre importanti aziende del settore, inoltre, è stata una delle cinque società fondatrici dell’OGCI (Oil and Gas Climate Initiative) che oggi ne conta dieci. L’OGCI è un’iniziativa volta ad accelerare lo sviluppo di tecnologie a basse emissioni GHG (gas a effetto serra). L’accesso alle risorse energetiche in contesti geografici molto differenti e talvolta sensibili per la presenza di ecosistemi ad elevato valore ecologico, inoltre richiede un modello operativo che, fondato sulle migliori pratiche e tecnologie, sia in grado di prevedere e gestire il rischio operativo garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali. Il processo Eni di valutazione del rischio, integrato ai sistemi di gestione ambientale, è una componente importante nell’indirizzare le scelte di business. Così il gruppo guidato da Descalzi ha limitato la produzione in Artico alle sole no ice zone.