VERONA AFFONDA le proprie radici nella storia, la Cantina di Soave. Fondata a Soave nel 1898, negli anni è diventata espressione delle principali denominazioni del territorio veronese, a partire da un Bianco (il Soave, appunto), passando per lo spumante Lessini Durello fino ad arrivare ai gioielli enologici della Valpolicella e della zona del Garda. Oggi sono 2.200 i soci, Attilio Carlesso è il presidente e Bruno Trentini il direttore generale. I numeri descrivono una realtà di eccellenza nel panorama vitivinicolo italiano: 6mila ettari vitati di proprietà, di cui il 70% a Doc e Docg, 30 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, 174 dipendenti fissi e un fatturato per l’esercizio 2015/2016 che supera i 116 milioni di euro. Dall’Europa all’America, passando per il Sudafrica, la quota di export è del 41% grazie alla presenza in 50 Paesi. Intanto sono in corso i lavori di ampliamento che prevedono la totale riorganizzazione dello stabilimento di Soave: il nuovo impianto, una volta realizzato, permetterà alla Cantina di realizzare circa 80 milioni di bottiglie l’anno. L’investimento previsto è uno dei più rilevanti del settore produttivo vitivinicolo italiano: il primo stralcio dei lavori prevede lo stanziamento di 75 milioni. «Sarà una struttura produttiva tra le più all’avanguardia del nostro settore», dice Trentini.
Venerdì 19 Aprile 2024
ArchivioLa Cantina di Soave guarda al futuro