Giovedì 18 Aprile 2024

Fedez, Soundreef e l'abitudine ai salti mortali

Il rapper ha dato l'addio alla Siae per Soundreef, ma non è la prima volta che azzarda

Il rapper Fedez (Ansa)

Il rapper Fedez (Ansa)

Milano, 29 aprile 2016 - "Con questa scelta mi gioco la camicia" (l’espressione è un’altra, un po’ più diretta, ma il significato identico, ndr) giura Fedez parlando della scelta di affidare la raccolta dei suoi diritti d’autore ad una società privata, la SoundReef, annullando l’iscrizione alla Siae. Difficile dargli torto. In uno dei paesi più immobili dal punto di vista istituzionale, non è facile pensare che visionari come lui abbiano vita facile. Anche se spalleggiati dall’Unione Europea e dalla direttiva 26 del 2014 che sancisce l’apertura del mercato della raccolta e gestione dei diritti d’autore e delle opere musicali ad operatori privati, rimasta lettera morta come diverse altre mirate ad allargare le maglie della libera concorrenza.

Ma con tutta la forza dei suoi 26 anni, Fedez è uno abituato ai salti mortali. Scaltro e abilissimo nel rapporto con i media, finora è riuscito ad uscire sempre vincente nelle attività che lo riguardano. Persino nelle querelle con il vicino di casa. Quando l’eroe di "Magnifico" capì come funzionavano le cose nella musica, non ci pensò due volte a dare il ben servito al produttore Franco Godi e fondare la sua etichetta, trascinandosi dietro pure l’altro cavallo di razza della scuderia Best Sound J-Ax, per dare vita al marchio Newtopia. Un salto nel buio fortunato, visto che il suo ‘Pop-hoolista’ ha poi venduto oltre 150mila album e ‘Il bello d’esser brutti’ dell’ex Articolo 31 altri 150mila. Ora la coppia fonde le forze in "Vorrei ma non posto", nuovo singolo in radio da 6 maggio ad anticipo del nuovo album.