Modena, non trova pace lo storico liceo. La nuova sede è un cantiere infinito

Scuola trasferita dopo il sisma, ma anche questa cade a pezzi

Sotto inchiesta Qn

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CHIARA MASTRIA

MODENA, 25 luglio 2014 - IL ‘CARLO Sigonio’, liceo psicopedagogico famoso per avere dato il diploma sia al tenorissimo Luciano Pavarotti che al cantautore Francesco Guccini, aspetta una nuova sede da 5 anni. È del 2009 l’annuncio della giunta comunale, guidata dall’allora sindaco Giorgio Pighi, di una nuova scuola: un progetto da 12 milioni di euro con la promessa di aprire i cantieri entro l’anno. I cantieri però non sono mai partiti. È arrivato il maggio 2012 e con lui il terremoto, che ha colpito la vecchia sede storica. Diagnosi: inagibile. E la scuola nuova annunciata nel 2009? Chiusa a chiave in un cassetto. Così si è dovuta trovare un’alternativa al volo per le mille persone rimaste fuori casa.

L’OPZIONE cade su un edificio detto ‘ex Marconi’, con la promessa che sarebbe stata una sistemazione temporanea. L’edificio è stato rimesso in condizioni di ospitare il liceo con un costo di 850mila euro, di cui 600mila del fondo per il sisma della Regione Emilia Romagna. Niente aula magna né biblioteca e per la palestra si usa tuttora una vicina polisportiva. «Abbiamo aule e bagni sottodimensionati — tuonano docenti, studenti e la stessa preside Roberta Pinelli —, riscaldamento e impianto elettrico da sistemare, un montacarichi spesso bloccato al posto dell’ascensore, aule non insonorizzate, porte delle classi che si aprono dall’interno, una scala antincendio che finisce contro la rete intorno alla scuola». E via coi ripari: un’altra estate di cantieri per 150mila euro di spesa. Siamo nel novembre 2013, quando si stacca un pezzo d’intonaco da un’aula del liceo. Bilancio: un ferito. E di nuovo altre toppe alle ex Marconi: sostituzione del controsoffitto nel pieno dell’anno scolastico e altri 200mila euro sul conto del Comune. I ragazzi, per tutta la durata del cantiere, hanno fatto lezione a classi alternate al pomeriggio. Finita? No.

NELL’APRILE di quest’anno il controsoffitto rifatto a gennaio comincia a perdere acqua. Risultato: tre aule chiuse e trasferite nei laboratori. Ed ecco puntuale l’ennesima pezza all’edificio ‘temporaneo’: il rifacimento della copertura del tetto, altri 187mila euro, cantiere tuttora aperto. Conti alla mano, questa soluzione temporanea è già costata quasi un milione e mezzo di euro. E il famoso progetto del 2009 per una scuola nuova? È uscito dal cassetto per finire nell’elenco destinato al piano di edilizia scolastica di Renzi. Nemmeno questo ha funzionato: l’opera è stata definita ‘non immediatamente cantierabile’, quindi non finanziabile. L’attuale sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, punta ad aggiudicarsi i finanziamenti necessari nel 2015, presentando anche la progettazione esecutiva. E qui si chiude il cerchio: il sindaco vuole finanziare parte dei lavori per costruire la nuova scuola con la vendita della vecchia sede inagibile del Sigonio, di proprietà del Comune.