Martedì 23 Aprile 2024

Robin Williams, la ricostruzione straziante degli ultimi giorni

Un programma televisivo britannico fa luce sugli ultimi giorni prima del suicidio dell'attore

Robin Williams (Olycom)

Robin Williams (Olycom)

24 Aprile 2015 – Robin Williams, anche dopo la morte, sembra non trovare pace. Uno degli attori più amati nella storia del cinema avrebbe trascorso i suoi  ultimi giorni in uno stato di paranoia. “Era terrorizzato dal fatto che qualcuno o qualcosa potesse fargli del male”. Nuovi angoscianti scenari si aprono sulle ore che hanno preceduto il suicidio dell'attore americano lo scorso 11 agosto. Le rivelazioni arrivano da un programma televisivo di Channel 5, in Gran Bretagna, e sono riportate dal Daily Mail.

In base alle indagini compiute, pare che il giorno prima di togliersi la vita Robin Williams abbia infilato la sua collezione di orologi pregiati dentro un calzino prima di consegnarla a un amico. Voleva metterla al sicuro da non si sa bene chi e cosa. Aveva 63 anni ed era malato. Gli era stato diagnosticato il Parkinson, ma frugando su Internet si era convinto di avere altre patologie. Per questo, nelle sue ultime 24 ore, avrebbe cercato freneticamente di comprare medicinali online.

L'autopsia ha rivelato che l'attore era affetto da 'Demenza da corpi di Lewy', una malattia neurodegenerativa. Nessuno se n'era  mai accorto. Probabile che fosse questa la causa dei suoi disturbi: soffriva di insonnia e attacchi d'ansia, alternava momenti di lucidità ad altri in cui cadeva in stato confusionale. Secondo gli esperti non è escluso che fosse venuto a conoscenza della sua malattia negli ultimi giorni di vita, e proprio per questo avesse intensificato le sue paranoie. Un altro particolare inquietante emerge dalle indagini di Channel 5: dopo essersi tagliato le vene dei polsi, Williams avrebbe ripulito il sangue dal bagno. 

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