Morto da 2 giorni, si risveglia in obitorio prima dell'autopsia

I paramedici lo hanno trovato "freddo e in stato di rigor mortis": non hanno nemmeno provato a rianimarlo. Alle 14:10 di martedì, è stato dichiarato morto

Un ospedale

Un ospedale

25 maggio 2015 – Lo hanno trovato “freddo e in stato di rigor mortis”, si legge nel rapporto. Era ai piedi del letto, disteso sul suo lato destro. Thomas Sancomb era morto, non sembravano esserci dubbi. Siamo a Milwaukee, Stati Uniti.  Come riporta Wisn.com, a dare l'allarme al 911 era stata, martedì scorso, la sua compagna:  da due giorni non riusciva a mettersi in contatto con lui. Un agente è giunto sul posto, è entrato nell'appartamento e ha trovato  l'uomo riverso ai piedi del letto. Ha chiamato immediatamente i soccorsi: i paramedici dei Vigili del Fuoco, arrivati in loco,  non hanno nemmeno provato a rianimarlo. Alle 14:10 Thomas Sancomb era dichiarato morto, dieci minuti dopo veniva avvisata la famiglia. 

Il fratello di Thomas Sancomb, John, appena avuta la notizia chiede che sia effettuata l'autopsia per verificare le cause della morte. Il corpo, nel frattempo, viene trasportato in obitorio. Proprio all'arrivo dei necrofori, lo scenario pare cambiato: Sancomb mostra una “respirazione autonoma”, muove il braccio sinistro e la gamba destra, ma, ancora, non si riscontrano pulsazioni.  

Arriveranno poco dopo: dall'obitorio, l'uomo viene subito portato in ospedale, dove inizia a migliorare. E continua a farlo anche ora, giorno dopo giorno. Il fratello riferisce di aver visto Thomas l'ultima volta due settimane prima dell'accaduto: non camminava bene, dice. "Ora siamo tutti concentrati sulla sua salute", aggiunge ad Associated Press. Impossibile accedere al rapporto dell'ospedale, indagini sono in corso e i medici si rifiutano di commentare la vicenda.