Dramma in ospedale: doveva operarsi ai reni, gli amputano il pene

Per un ex soldato di 55 anni quello che doveva essere un intervento di routine si è trasformato in un incubo

Un bisturi (Olycom)

Un bisturi (Olycom)

27 Marzo 2015 – Ha chiuso gli occhi con la normale ansia di chi sta andando sotto i ferri. Ok, c'era di peggio di un'operazione ai reni, ma quando parte l'anestesia sai sempre come ti addormenti e mai come ti svegli. “C'è stata una complicazione”, gli dicono quando apre gli occhi. Inizia così l'incubo di Costica Maroleanu, un 55enne ricoverato per insufficienza renale nell'ospedale di Buzau, est della Romania. Durante l'operazione chirurgica qualcosa è andato storto. “Pare che l'infermiera non avesse fissato correttamente il catetere di plastica – racconta l'uomo al Mirror – il mio pene si era infettato ed era diventato tutto rosso”. Costica resta 4 giorni in terapia intensiva prima di essere portato in nefrologia. “Hanno preso un campione del mio pene per esaminarlo, ma poi mi hanno lasciato in reparto per 10 giorni”. Sostiene che si sarebbe potuto intervenire chirurgicamente, “ma il medico è andato in vacanza”.

Fatto sta che Costica, ex soldato, viene trasferito in un ospedale militare dove i dottori non gli lasciano speranze: il suo pene è in necrosi, l'unica soluzione è amputare. “Il  membro era nero, quel po' di pelle che rimaneva alla base dell'organo era infetta”, riferisce un portavoce dell'ospedale militare. “Mi hanno tolto tutto. Ora urino da un orifizio che i medici mi hanno creato fra l'ano e i testicoli”, spiega Maroleanu, devastato. L'uomo ha fatto causa all'ospedale di Buzau, chiedendo 500mila euro di danni. “Se non avessero fatto un lavoro raffazzonato all'inizio tutto questo non sarebbe successo.