Mercoledì 24 Aprile 2024

Femminista abortisce perché aspetta un maschietto: "Non voglio mettere al mondo un altro mostro"

Confessione-choc su un blog

Donna incinta durante un'ecografia

Donna incinta durante un'ecografia

11 Febbraio 2015 -  Ha abortito perché non sopportava che il frutto del suo ventre fosse un 'maschio'. “Non voglio mettere al mondo un altro mostro”, scrive sul suo blog Lena, una non meglio identificata (e presunta) femminista rimasta incinta nel 2012. Chiama il padre del bambino “donatore”, mentre la gravidanza è una “diagnosi”. Quasi come si trattasse di una malattia.

Lena, in verità, si sentiva pronta ad avere un bambino (“Avevo un'idea chiara di chi fosse il 'donatore', ma i soldi non erano un vero ostacolo: sapevo che sarei stata una buona madre anche da sola”). Ma un maschio no, quello non poteva tollerarlo. Lei, che tanto si è battuta e si batte per i diritti delle donne fino al punto dì costruirci sopra una carriera.

Da quello che scrive, però, più che femminista pare misandra, pervasa com'è da un odio profondo e quasi scientifico nei confronti del genere maschile. “Quello che ho visto in questi posti (quando lottava per il Movimento femminista), è che gli uomini di solito ci guardano dall'alto al basso, rifiutano di aiutarci e a malapena ci ascoltano”.

E così, quando dall'ecografia sembrano non esserci dubbi sul sesso del bambino, lei prende la sua decisione. “Piangevo, mi sentivo angosciata come solo chi ha avuto una vita distrutta dalla guerra può capire”. Quindi l'aborto, e la convinzione di aver fatto la scelta giusta: “Se dovesse ricapitare, di rimanere incinta di un maschio, sono pronta ad abortire di nuovo”.