Giovedì 18 Aprile 2024

Il leader che non c'è

Tutte persone degne, degnissime. Ma guardatela, la foto che pubblichiamo oggi in prima pagina. E rispondete alla domanda: tra quei signori palesemente annoiati ed evidentemente preoccupati seduti in prima fila, c’è n’è forse uno che abbia qualcosa in comune con il giovane che esulta sulle loro teste? Sono foto di ieri, ma quella che ritrae i leader della sinistra italiana sembra risalire a cinquant’anni fa. Il greco Alexis Tsipras è un’altra cosa: è nuovo, è vitale, è bello. Comunica energia, e anche per questo vince. Alla sinistra italiana manca un Tsipras. Lo spazio politico ci sarebbe, non c’è però un vero leader. Un Renzi di sinistra, per così dire. Ma semmai ne dovesse spuntare uno, e se un vecchio leone come Massimo D’Alema gli portasse in dote la bandiera logora di quel che fu il Pci-Pds-Ds, allora tutto cambierebbe. Confidando nel progressivo svuotamento elettorale di Grillo, nascerebbe un bipolarismo nuovo: con lo Tsipras italiano ad occupare il terreno un tempo progressista e il Pd renziano a presidiare il campo conservatore. Berlusconi non chiede di meglio, diventare una costola della sinistra che si è fatta destra per lui sarebbe il massimo. Gli consentirebbe di vivacchiare ancora un po’. Dalla Puglia di Vendola alla Arcore del Cavaliere, si leva dunque un unico grido: «Forza Tsipras». Ma uno Tsipras italiano.