Martedì 23 Aprile 2024

Sinisa resta a mani vuoteNiente regalo da Galliani

Giulio Mola Milano CHI SI aspettava il botto di fine mercato probabilmente è rimasto deluso. Il colpo ad effetto non c'è stato, neppure la mossa a sorpresa last minute come nella passata stagione (Bonaventura preso dall'Atalanta dopo una trattativa lampo). Il Milan resta così com'è, nel senso che dopo aver speso circa 90 milioni in tre mesi, ha deciso di fermarsi: annuncio dato dalla tv di famiglia all'ora di cena. Solo operazioni in uscita nell'ultimo giorno, e un tentativo per Witsel. Fallito. Del resto non bleffava Adriano Galliani quando ripeteva che era molto difficile prendere il nazionale belga, e questo per due motivi: economico (e di formula contrattuale) e di strategia dello Zenit. Eppure, dopo che era saltato il trasferimento al Tottenham del giocatore per 25 milioni più 2 di bonus, la dirigenza rossonera ci ha provato: prestito oneroso (3 milioni) con diritto di riscatto. I russi hanno detto no, volevano l'obbligo di riscatto, di fatto un'acquisizione vera e propria. Non solo: con Klopp in arrivo al posto di Vilas Boas, lo Zenit ha preferito non toccare le pedine. E allora tutto si è fermato. Così come è durato poco il tira e molla per Roberto Soriano. Nel pomeriggio, infatti, il Milan si è defilato dalla corsa al centrocampista della Sampdoria. E così Galliani, all'ora dell'aperitivo, era a Casa Milan con il presidente della Lazio, Lotito per discutere di Matri. C'è voluta qualche ora per mettersi d'accordo, ma alla fine la punta è andata in prestito ai biancocelesti. Pare che a quel punto l'ad rossonero abbia abbozzato l'idea (abortita dopo pochi minuti) di uno scambio Montolivo-Lulic. Non è stato l'unico rossonero a far le valigie Matri: la giornata, infatti, si era aperta con la notizia, un po' a sorpresa, della partenza di un altro gioiello del vivaio. Il tanto reclamizzato Mastour, infatti, è stato ceduto al Malaga con la formula del prestito biennale e diritto di riscatto a 5 milioni da parte degli spagnoli. Ma il Milan, per cautelarsi, ha voluto inserire anche la clausola del recompra per 6 milioni. Suso, invece, ha rifiutato l'offerta del Genoa mandando all'aria un possibile scambio con l'argentino Perotti. Zaccardo, invece, non ha posto ostacoli al trasferimento: il Milan lo ha girato al Carpi gratuitamente, con gli emiliani che si accollano l'ingaggio del difensore (900.000 euro) e che si impegnano a pagare un milione in caso di permanenza in serie A. Anche per il calciatore contratto annuale con opzione per il secondo legata proprio al buon esito del torneo. Tutto questo mentre sulla squadra si abbatte la prima tegola stagionale: Mihajlovic sarà costretto a rinunciare al terzino sinistro titolare Luca Antonelli nel derby della terza giornata di campionato. L'ex difensore del Genoa ha infatti riportato una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, tra due settimane verranno effettuati ulteriori controlli medici per stabilire i tempi di recupero.