Giovedì 18 Aprile 2024

Si arrende Ilievski, il capo degli «zingari»: rischiano in tanti

Gabriele Moroni CREMONA IN MATTINATA è stato in ospedale per farsi togliere i punti al braccio sinistro, fratturato in una caduta dalla mountain bike, ha raggiunto l'aeroporto di Skopje e alle tre e mezzo di ieri pomeriggio è sbarcato allo scalo bergamasco di Orio al Serio. Gli agenti della polizia di Stato lo attendevano per condurlo nel carcere di Cremona. Si è costituito così Hristiyan Ilievski, 38 anni, macedone, presunto capo del gruppo degli «zingari», al centro dell'inchiesta sul calcioscommesse. Oggi verrà interrogato dal gip di Cremona, Guido Salvini. Ilievski collaborerà? Sono in molti a tremare. La mattina del 1° giugno 2011, mentre tintinnavano le prime manette, «Cris» si era dileguato dalla sua abitazione di Cernobbio. Secondo gli inquirenti era lui ad avvicinare i giocatori di A e B per corromperli, pronto a mostrarsi duro con chi titubava. Nella ordinanza di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, il gip Salvini mette in evidenza anche gli incontri del macedone con gli emissari del boss di Singapore Tan Seet Eng detto Dan. I tabulati telefonici rivelano la presenza di Ilievski a Formello, dove si allena la Lazio, in compagnia dell'ex calciatore Alessandro Zamperini, amico del centrocampista biancoceleste Stefano Mauri, il giorno prima di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. Altrettanto documentata è una trasferta di Ilievski per Lecce-Lazio, il 22 maggio. Secondo Carlo Gervasoni, uno dei «pentiti», poco prima di Lazio-Genoa, Ilievski gli aveva mostrato una fotografia nel suo cellulare che lo ritraeva sottobraccio a Mauri. Il 18 agosto 2011 Vittorio Micolucci, ex difensore dell'Ascoli, racconta al procuratore di Cremona, Roberto di Martino, la notte del 10 aprile, ad Ascoli. Incontra Carlo Gervasoni, con cui ha giocato nel Bari, e due stranieri. Si parla di partite da taroccare per le scommesse. Il più massiccio dei due, una vistosa cicatrice sopra l'occhio sinistro, estrae tre o quattro mazzette da 500 euro. Dalle fotografie Micolucci riconosce nell'uomo con la cicatrice Hristiyan Ilievski, nell'altro Almir Gegic: gli «zingari».