Cinquanta sfumature di grigio
ROBBIO (Pavia), 27 aprile 2015 - NELLE CASE del sesso a pagamento, i clienti chiedono sempre più pratiche bondage e sadomaso. Nell’ultimo appartamento, a Robbio, scoperto dai carabinieri di Vigevano, la prostituta, 35enne brasiliana, aveva a disposizione una stanza trasformata in un vero e proprio ‘dungeon’, con carrucole e funi per quelle pratiche erotiche che sembrano essere diventate più richieste, a detta della stessa prostituta, dopo il film «50 sfumature di grigio». Quello che però i clienti pavesi non sapevano, è che le loro prestazioni sessuali, rese anche più performanti da medicinali dopanti forniti dallo stesso protettore, finivano in filmati pornografici che venivano immessi sul mercato clandestino on line.
NELLE stanze dell’appartamento i carabinieri hanno infatti trovato numerose microcamere nascoste, che riprendevano le prestazioni sessuali da più angolazioni, all’insaputa dei clienti. Per ora i carabinieri hanno identificato e rintracciato 5 persone, tra cui 3 pavesi, che quando hanno scoperto di essere stati filmati hanno sporto denuncia. Così il proprietario dell’appartamento, E. M., 37enne di Mortara, oltre che per il favoreggiamento della prostituzione e la detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e anabolizzanti, è accusato anche di interferenze illecite nella vita privata. Nei suoi confronti ci sono anche altre accuse, perché in un’altra stanza dell’appartamento, la cui porta era nascosta dientro un armadio, sono state trovate apparecchiature per la clonazione di carte di credito e bancomat, oltre a documenti e soldi falsi.
Ma è dal mercato del sesso a pagamento che sono partite le indagini dei carabinieri che hanno portato alla luce quest’ultima casa d’appuntamenti in Lomellina: il protettore della prostituta le procurava i clienti con inserzioni su siti internet. Un mercato particolarmente florido nella zona.
NELLA vicina Mortara, alla fine dello scorso marzo, gli stessi carabinieri avevano scoperto un altro appartamento affittato da una 45enne cinese che faceva prostituire una più giovane connazionale irregolare, pubblicizzando su internet quello che doveva sembrare un «centro massaggi».
E all’inizio dello scorso marzo, sempre in provincia di Pavia, i carabinieri hanno portato termine l’operazione Alba Nostra 2 con 40 arresti, sgominando una gang di famiglie albanesi e clan rom, che gestiva oltre 70 prostitute dell’Est europeo. Le ragazze esercitavano soprattutto in strada, con piazzole delle strade ‘affittate’ dai protettori, ma anche in night e appartamenti. In quest’operazione erano venuti alla luce anche film pornografici, su commissione dei clienti, che pagavano migliaia di euro per essere immortalati nelle loro performance sessuali con le prostitute, con anche pratiche erotiche estreme.