Martedì 16 Aprile 2024

Il grido dalla tomba: sedicenne incinta sepolta viva per errore

E' successo in Honduras: in un video si vedono i parenti della defunta mentre colpiscono il feretro nel tentativo di estrarre il corpo

Il tentativo dei parenti di estrarre il corpo

Il tentativo dei parenti di estrarre il corpo

Roma, 26 agosto 2015 - Hanno distrutto la bara con foga e disperazione, a mani nude, nel tentativo di salvare la ragazzina di 16 anni appena sepolta e di cui avevano udito le grida. E' successo in Honduras, dove il fatto è stato raccontato dalla tv locale "Primero Impacto" prima di fare il giro del mondo. Nel filmato mandato in onda dall'emittente televisiva si vedono i parenti della sedicenne Neysi Perez, incinta al terzo mese, mentre colpiscono il feretro per estrarre il corpo. Parenti - quelli della giovane defunta di La Entrada - che dopo avere liberato la ragazza dalla tomba a colpi di piccone già gridavano al miracolo. 

Seppellita con il suo abito nuziale, la ragazza era stata dichiarata morta per un malore in casa. Esequie e sepoltura canoniche, finché il giorno dopo gli addetti del cimitero di La Entrada, avvertiti dal marito Rudy Gonzales in visita alla defunta, sono accorsi ad aprire la tomba perché da lì, apparentemente, sarebbero state udite grida di aiuto. A colpi di martello hanno quindi rotto la parte esterna della bara, in cemento, notando subito che il vetro di copertura era stato rotto e la defunta aveva le mani piene di lividi e ferite per i colpi dati nel tentativo di liberarsi. Per lei, purtroppo, questa volta non c'è stato nulla da fare: per la seconda volta i medici hanno dovuto firmare il certificato di morte.

Ai parenti affranti dal dolore, dopo quegli attimi di speranza, i medici hanno spiegato l'errore: la ragazza sarebbe stata colpita da un attacco di panico così violento da provocarle un temporaneo arresto cardiaco, una sorta di disturbo nervoso improvviso che provoca l'irrigidimento del corpo e conseguente perdita di coscienza per ore.