Scuola-lavoro, il segreto tedesco si chiama Practicum

Otto settimane in uffici e fabbriche

Berlino, 27 maggio 2016 - MESI fa sono andato a trovare un’amica in ospedale. Alle 18 è arrivato un ragazzo a portarle la cena. Un liceale che svolge un practicum. Vuoi fare il medico? gli ha chiesto la mia amica, o l’infermiere? Non lo so, ha risposto lui, ma intanto faccio esperienza. Questo è il sistema duale tedesco. Nessun giovane viene mandato allo sbaraglio o lasciato a se stesso. Gli studenti sono tenuti a svolgere un’attività pratica durante il liceo, o l’università. È uno dei segreti del successo tedesco, un misto di teoria e di pratica. Anche grazie a questa combinazione la disoccupazione giovanile è di poco superiore al 6%, contro il nostro 40. La scuola tedesca è competenza dei Länder, e quindi varia molto di regione in regione. La selezione avviene presto e già dopo le elementari l’allievo viene indirizzato verso il ginnasio che gli apre le porte dell’Università, o le scuole professionali.

MA IN ogni caso la scuola rimane sempre collegata al mondo del lavoro. Il giovane prima dell’Abitur, la nostra licenza liceale, o del diploma professionale, seguirà diversi corsi pratici, secondo le sue inclinazioni, o in base alle offerte delle aziende, che cercano di selezionare in anticipo i loro dipendenti. In genere il practicum dura otto settimane, scaglionate durante l’anno scolastico: secondo la regione, possono essere raggruppate, oppure il ragazzo si divide tre o quattro giorni alla settimana nell’azienda e due a scuola. E alla fine del practicum supera un esame e riceve una sorta di patentino. Non tutti potranno giungere all’Università. E alcune facoltà sono a numero chiuso, come quella di medicina, ma l’aver seguito un corso da infermiere durante il liceo fa guadagnare punti e rendere possibile l’iscrizione, sia pure in ritardo. Anche all’Università lo studente dovrà seguire corsi pratici. A chi vuole iscriversi a filosofia, ad esempio, verrà chiesto già al primo giorno il perché. Nessuno potrà giungere alla laurea non preparato a svolgere un’attività anche non direttamente collegata agli studi seguiti. “Drei Monate Uni, drei Monate Büro”, è il sintetico titolo del settimanale “Die Zeit”, tre mesi università e tre mesi in ufficio. In Germania mancano 50mila posti di apprendista, e le aziende offrono condizioni particolari per attirare i giovani più promettenti. Nelle imprese si ha bisogno di almeno un milione di lavoratori all’anno per i prossimi 5 anni.

CHI HA una laurea in ingegneria meccanica si può mettere all’asta: ne mancano 10mila, può scegliere l’azienda e il luogo che più gli piace. E il tedesco non è richiesto. I giovani europei arrivano a Berlino, ma non hanno la preparazione richiesta e ignorano spesso la lingua. La Germania ha lanciato il programma Jobs of my Life, per “reclutare” i ragazzi dai 18 ai 27 anni in Italia o altrove. Per quattro anni riceveranno anche un compenso, 818 euro al mese, potranno seguire corsi di tedesco gratuiti, e se vanno in Germania per uno stage, avranno anche l’alloggio, e i viaggi gratis per andare a casa durante le vacanze.