Mercoledì 24 Aprile 2024

Referendum Scozia, la delusione della Lega e degli autonomisti nostrani

Salvini: "Quando un popolo può scegliere è sempre un successo". Borghezio: "Pressione sui poteri forti". E il Pd prende in giro...

Umberto Bossi e Roberto Cota con la maglietta inneggiante all'indipendenza scozzese (Lapresse)

Umberto Bossi e Roberto Cota con la maglietta inneggiante all'indipendenza scozzese (Lapresse)

Milano, 19 settembre 2014 - L'effetto del referendum in Scozia, che ha visto la vittoria degli unionisti per dieci punti di vantaggio, si fa sentire anche da noi, con la delusione di Lega, Alto Adige, Union Valdotaine. 

SALVINI - "Quando un Popolo può scegliere è sempre un successo. Britannici hanno la regina Elisabetta, Italia purtroppo ha Napolitano", scrive su Twitter, il segretario della Lega, Matteo Salvini, volato ieri in Scozia, commenta l'esito del referendum indipendentista con la vittoria del 'no'.

BORGHEZIO - "La sconfitta del sì è l'evidente risultato dell'enorme pressione esercitata da tutti i poteri forti economico-finanziari e politici, che vedono come il fumo negli occhi l'indipendenza e l'autodeterminazione dei popoli", attacca invece l'europarlamentare della Lega Nord, Mario Borgezio, commenta il voto scozzese. "Noi che invece - da etno-federalisti - ci battiamo strenuamente per questi ideali - ha aggiunto Borghezio - plaudiamo con calore ai tanti Cavalieri di Scozia, fieri difensori della propria identità, che ancora una volta hanno dimostrato il coraggio della parte migliore del loro popolo in questa bellissima battaglia". "Una battaglia perduta con onore. Meglio un giorno da Braveheart che cent'anni da servi delle banche!".

E il capogruppo della Lega in Lombardia Massimiliano Romeo incalza: "Per la Scozia maggiore autonomia, anche la Lombardia prosegua sulla strada dello statuto speciale.Al di là dell'esito - afferma  Romeo - il referendum per l'indipendenza della Scozia ha rappresentato comunque un importante esercizio di democrazia che purtroppo nel nostro Paese appare impensabile. Non a caso infatti abbiamo un Governo, ultimo di una serie di tre, che non è mai stato eletto da nessuno". "Bisogna inoltre porre l'accento su due fattori importanti: in primo luogo, nonostante la vittoria dei no,  Scozia, Irlanda del Nord e Galles, otterranno più poteri, il ché rappresenta un rafforzamento dell'autonomia dei rispettivi territori e quindi una vittoria. In seconda istanza non si può certo dimenticare che comunque una percentuale prossima al 50% si è espressa a favore dell'indipendenza, nonostante la campagna mediatica intimidatoria scatenata dall'Unione europea e da altri attori internazionali". "Dal canto nostro, anche alla luce di questa consultazione, siamo fermamente intenzionati a proseguire sulla strada intrapresa dal Governatore Maroni per consentire ai cittadini di esprimersi e permettere alla Lombardia di divenire una regione a statuto speciale, con maggiori autonomie e - conclude Massimiliano Romeo - con la possibilità di trattenere le tasse dei lombardi sul territorio."

ZAIA - "In Veneto dobbiamo fare tesoro dell'esperienza scozzese". E' l'opinione del governatore leghista Luca Zaia, che a Verona ha commentato i risultati del referendum per l'indipendenza della Scozia. "Bisogna anche fare attenzione - ha spiegato Zaia - che i modelli internazionali, che sono quello scozzese e quello catalano hanno molta piu' storia di noi". "Dovremo far tesoro di tutti gli aspetti positivi di questo percorso - ha aggiunto - ed anche di quelli negativi". "Perché evidentemente se gli scozzesi non hanno convinto il 51% dei cittadini qualche motivo ci sarà" ha concluso il presidente del Veneto.

PRESA IN GIRO PD - "L'effetto Salvini nel referendum scozzese si è visto...". Cosi' il deputato del Pd Dario Ginefra commenta ironicamente su twitter l'esito del referendum svoltosi in  Scozia.

DELUSIONE ALTOATESINA -  In Alto Adige i partiti di lingua tedesca si sono detti delusi dell'esito del referendum. "Ora - ha detto il segretario della Svp Philipp Achammer - è arrivato il momento per discutere seriamente sul futuro dell'Europa come Europa delle Regioni con più autonomia per gli enti locali". La Suedtiroler Freiheit, il partito di Eva Klotz, esprime rammarico ma parla comunque di "una festa della democrazia". "L'autodeterminazione - ribadisce il partito - è possibile, anche se l'esito del referendum va rispettato".

"Ieri la Scozia, domani l'Alto Adige", commentano i Freiheitlichen, mentre secondo Andreas Poeder (Buerger Union) il voto in Scozia "è un voto per la democrazia e per l'autodeterminazione e un capitolo nella storia dell'Ue". Gli Schuetzen parlano comunque di un "incredibile successo", solo per il fatto che il referendum sia stato possibile.

UNION VALDOTAINE - Il referendum in Scozia "è stato un grande esempio di civiltà e di democrazia, impensabile in altri paesi: sia la Scozia sia l'Inghilterra escono rinforzate, al di là del risultato", commenta Ennio Pastoret, presidente dell'Union Valdotaine, storico movimento autonomista valdostano. "Chi ne esce con un'immagine pessima e negativa è invece l'Europa - aggiunge - che è un soggetto nato dalle differenze e che dovrebbe per questo favorire le differenze e che invece è per l'omologazione totale ed ha mostrato in questa circostanza il suo viso piu' arcigno"