IL COMMENTO / Scozia, "Braveheart" Salmond non s'arrende. "Siamo stati sconfitti, ma solo per ora"

Scozia, lo sconforto degli indipendentisti sconfitti (Ansa)

Scozia, lo sconforto degli indipendentisti sconfitti (Ansa)

LONDRA - Il risultato finale è stato stretto, serrato, combattuto ma chiaro. I no hanno vinto, 55% contro 45%, e la Scozia ha scelto di restare con il Regno Unito. Per Alex Salmond è stata una sconfitta dura da mandare giù, soprattutto a livello personale. Il primo ministro della Scozia si era giocato tutto sul sì e stamattina è apparso provato quando, con onore, ha ammesso: "Accetto il verdetto del popolo e ora chiedo a tutta la Scozia di fare lo stesso". Ma poi, da buona volpe politica qual'è, ha aggiunto: "Siamo stati sconfitti, per ora".

Braveheart - come lo hanno soprannominato nel suo seggio di Aberdeen (che peraltro gli ha votato contro) - ha concesso la vittoria dei no "per questa generazione", mettendo già le mani avanti su un possibile prossimo referendum a venire. Sarà dura però per lui restare a capo del SNP (Scottish National Party) e soprattutto a capo del governo scozzese, dpo una sconfitta così bruciante. E dire che i sì fino all'ultimo ci avevano creduto. Più giovani e dinamici dei no, gli irriducibili del popolo indipendentista avevano catturato lo spirito del momento, sommergendo i social media con il messaggio pro-Scozia libera e facendo udire la propria voce in ogni angolo del Paese. Ma spesso chi urla più forte finisce per non vincere.

Gordon Brown, ex-premier britannico, tirato fuori dalla naftalina politica dopo la grigia campagna per il no portata avanti dal laburista Alistair Darling (da notare, ambedue ex-cancellieri, perché alla fine si sapeva che sarebbe stata la questione economica a conquistare gli scozzesi), lo aveva detto: "La maggioranza silenziosa non sarà silenziosa a lungo. Il popolo esprimerà il proprio volere e questo sarà per il no". E il vecchio orso scozzese ha avuto ragione. Poco amato a Westminster per i suoi modi rudi e bellicosi - tipici da scozzese duro e puro - Brown in Scozia ha un seguito notevole e la sua arringa finale - senza l'ombra di un appunto e quindi non scritta dal solito "spin doctor" - ha saputo vincere i cuori (e i portafogli) scozzesi. Ora sta al parlamento britannico mantenere le promesse fatte ai tartan, anche se Cameron ha subito chiarito stamattina che vuole avanzare poteri anche per gli inglesi, finora poco convinti ma imbavagliati sulla questione della devolution max.