I medici di famiglia scioperano: tutti chiusi il 19 maggio

Passano alle vie di fatto, dopo mesi di minacce, i medici di famiglia. Il 19 maggio resterannno chiusi per protestare per lo stallo del rinnovo della convenzione con il servizio sanitario nazionale

Un medico, foto generica (Imagoeconomica)

Un medico, foto generica (Imagoeconomica)

Roma, 25 aprile 2015  - I medici di famiglia della Fimmg hanno proclamato lo sciopero, dopo mesi di minacce, la decisione arriva per lo stallo del rinnovo della convenzione con il servizio sanitario nazionale, con le trattative bloccate da 6 mesi. Il 19 maggio gli studi di base resteranno chiusi, saranno garantite solo le visite urgenti in assistenza programmata a pazienti terminali, le prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI), altre prestazioni definite nell'ambito degli Accordi regionali. 

Quattro ore di sciopero anche per i medici di continuità assistenziale, emergenza sanitaria, servizi territoriali e medicina penitenziaria. Saranno garantite le prestazioni indispensabili. La protesta è rivolta alla Conferenza delle Regioni per la mancata attuazione della legge che obbliga Regioni alla stipula degli Accordi Collettivi Nazionali per la medicina generale entro 6 mesi. 

Attualmente le trattative, ha spiegato il segretario nazionale Giacomo Milillo, risultano sospese da circa 6 mesi, "nonostante in data 4 marzo sia stato condiviso tra le organizzazioni sindacali rappresentative della medicina convenzionata e il Presidente del Comitato di settore regioni-sanità un documento politico con l'obiettivo esplicito di far ripartire rapidamente le trattative per il rinnovo convenzionale". Il sindacato si dice pronto a proclamare altre giornate di sciopero fino a quando non ci sarà "una adeguata risposta da parte della Conferenza delle Regioni".