Mercoledì 24 Aprile 2024

Scienza: un film ti appassiona? Scoperti i neuroni che ci incollano allo schermo

Durante la visione di un buon film molte persone hanno la sensazione di perdersi al loro interno e che il 'teatro' intorno a loro scompaia. La scienza spiega il perché

Rappresentazione del cervello, artista Paula Fontaine (Olycom)

Rappresentazione del cervello, artista Paula Fontaine (Olycom)

27 luglio 2015 - Perché certi film ci appassionano al punto da farci dimenticare tutto quello che ci circonda? La risposta arriva dalla scoperta dei neuroni che 'incollano' allo schermo: durante le scene di grande suspance di un film, il nostro cervello "spegne" la visione periferica e lascia "accesa" solo quella centrale, facendoci letteralmente tuffare nella storia che stiamo guardando. Lo studio, condotto da Matt Bezdek del Politecnico della Georgia e in corso di pubblicazione sulla rivista Neuroscience, è stato fatto analizzando con risonanza magnetica il cervello di volontari mentre guardavano scene thriller da film come 'Alien', 'Misery' e 'Intrigo Internazionale'. "Durante la visione di un buon film, molte persone hanno la sensazione di perdersi al loro interno e che il 'teatro' intorno a loro scompaia", ha spiegato Bezdek. "Osservandone il cervello - ha aggiunto - ora abbiamo le prove per capire che esse sono realmentè trasportate all'interno della narrazione". Per farlo i ricercatori hanno fatto vedere a dei volontari scene di tensione di alcuni famosi film. Al centro dello schermo venivano proiettati i film mentre ai bordi erano presenti delle scacchiere in continuo movimento. Ad analizzare i veloci cambiamenti in questa parte più esterna sono alcuni particolari neuroni che reagiscono ai veloci cambiamenti di colori e immagini presenti nel solco calcarino. Analizzando l'attività cerebrale attraverso risonanza magnetica i ricercatori hanno svelato, al crescere della tensione, un aumento di elaborazione nelle aree centrali del cervello mentre diminuiva l'attività del solco calcarino, ossia l'elaborazione dei dati provenienti dalle parti più esterne dello schermo. Ad esempio in 'Intrigo internazionale' di Hitchcock i dati hanno mostrato un aumento di elaborazione nelle aree centrali del cervello durante le discese dell'aereo contro Cary Grant e un'inversione di attività neurale quando il protagonista si nasconde tra i campi.