Giovedì 18 Aprile 2024

Sblocca Italia, Squinzi: "Cifra non basta per ripartire". Ma Delrio: "Stiamo dando scosse forti"

E sul bonus 80 euro: "Non hanno avuto impatto reale sui consumi". Immediata la replica di Delrio: "C'è la volontà di disincagliare la nave"

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (Ansa)

Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (Ansa)

Bologna, 31 agosto 2014 - Il decreto 'Sblocca Italia' "non sarà sufficiente a far ripartire il Paese". Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi dal palco della Festa dell'Unità ha bocciato nettamente il provvedimento del governo.  "Per quanto riguarda l'ammontare di cui si è parlato in questi giorni, l'ammontare reale e disponibile, secondo la nostra sensazione non sarà sufficiente a far ripartire il Paese", ha poi precisato. "Noi siamo per incrementare i salari e non per diminuirli".

E affrontando il tasto del bonus 80 euro inseriti in busta paga, ha poi aggiunto: "Non hanno avuto impatto reale sui consumi. Noi pensavamo e lo abbiamo detto sin dal primo momento - ha sottolineato - che sarebbe stato meglio investire questi 10 miliardi su un taglio deciso del cuneo fiscale del lavoro che non vuol dire abbassare i salari come qualcuno ha voluto dire, come lo stesso presidente del Consiglio ha ipotizzato". 

Immediata la replica di Delrio: "Credo che abbiamo dato scosse molto forti. C'è la volontà di disincagliare una nave che però è molto incagliata. Può sembrare che la nave non si muova, ma in realtà queste scosse servono a dare un po' di mobilità. Poi quando la nave prende il largo naviga". Riferendosi al decreto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha sottolineato che "le opere che sono elencate verranno finanziate se saranno appaltabili entro date precise. Altrimenti i finanziamenti saranno revocati".

 

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