Giovedì 18 Aprile 2024

"Affiliati all'Isis". Marocchini arrestati a Savona

Una foto su Whatsapp fa scattare l'indagine. Due nordafricani in manette. Un terzo denunciato

Mohammed Madad, l'imam radicalizzato (Ansa)

Mohammed Madad, l'imam radicalizzato (Ansa)

Genova, 27 luglio 2016 - Dopo i ripetuti attacchi in Francia e Germania, sale l'allerta attentati anche in Italia. Nell'ambito di indagini legate al terrorismo la polizia ha arrestato due marcocchini e denunciato una terza persona. I tre, che hanno un'età compresa tra i 27 e i 44 anni, sono residenti in provincia di Savona e vivono in Italia da anni. 

L'inchiesta, diretta dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Genova, è partita della segnalazione di una giovane savonese al Commissariato di P.S. online della Polizia Postale e delle Comunicazioni, relativa ad un messaggio Whatsapp pervenuto sull'utenza cellulare della ragazza da un contatto non presente nella sua rubrica e originante da un numero del Marocco. Ad allarmare la giovane è stata l'immagine del profilo utente: una foto che ritrae una ragazza con un mitra in mano, in posizione di tiro. Su quell'immagine ha lavorato la Polposta di Imperia. Dalla ricostruzione, fatta anche con l'aiuto della savonese, è risultato che il cellulare era stato prestato tre mesi prima a un marocchino residente in una struttura data in cessione a profughi africani. 

Ad accompagnare l'immagine della giovane col mitra, anche un testo dal quale però non sarebbe al momento emerso alcun riferimento all'Isis. Non si esclude l'ipotesi che possa comunque essere un messaggio in codice.

Le successive indagini della Polposta ligure hanno quindi ricostruito una fitta rete di contatti da cui emergeva un possibile attivismo dei tre indagati nel campo del proselitismo dell'Isis. Intercettazioni telefoniche e telematiche, e il tracciato delle comunicazioni social degli indagati ha permesso di scoprire che i tre marocchini creavano profili Facebook utilizzando numeri di telefono intestati ad altre persone. La Polposta ligure ha oscurato 6.635 tra siti web e spazi virtuali.

L'IMAM ESPULSO -  Per "motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato", e in quanto avrebbe potuto "agevolare le organizzazioni terroristiche e le loro attività in vario modo", un marocchino di 51 anni, Mohammed Madad, imam a Noventa Vicentina, è stato espulso ieri mattina. Fino a cinque - sei mesi fa era capo religioso nel centro islamico di Gatta di Castelnovo Monti (Reggio Emilia) e risultava residente a Carpineti, dove tuttora abita la sua famiglia. Secondo le risultanze investigative si sarebbe contraddistinto per i sermoni violenti proferiti contro l’Occidente, una visione dell’Islam vicina all’ideologia più estremista, l’educazione rigida impartita ai bambini della comunità e anche i maltrattamenti ai propri figli.

L'accaduto viene annunciato anche in tweet del ministro dell'Interno, Angelino Alfano.