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Anche il cuore si mantiene in forma

Con l’età il muscolo cardiaco e la mitrale subiscono un logorio. Ecco come ovviare agli inconvenienti

19/09/2021 - di Alessandro Malpelo

Il cuore invecchia, anche se spesso facciamo fatica ad accorgercene. Da qui l’importanza di effettuare una diagnosi precoce con gli screening. Assistiamo in questi mesi a una recrudescenza delle malattie cardiache strutturali (SHD), fenomeno che per effetto della pandemia si accanisce sulla fascia più fragile degli over 65. «Stiamo parlando di patologie cronico-degenerative – precisa Emanuela Folco, presidente della Fondazione Italiana per il Cuore-FIPC – tra queste possiamo annoverare le malattie valvolari, quali la stenosi aortica, il rigurgito mitralico e tricuspidale. Questi inconvenienti sono spesso riconducibili all’invecchiamento della popolazione». Richiedono processi riparativi, a volte la sostituzione delle valvole cardiache, a seguito di un deterioramento della struttura delle stesse e per usura progressiva del muscolo cardiaco. Se non trattate, queste sono causa di morte del 90% dei casi a 5 anni dalla diagnosi.

 

Le patologie valvolari mettono alla prova le capacità intuitive del medico di famiglia. Sintomi come il senso di affaticamento, l’affanno, la difficoltà a salire le scale, possono confondere le idee anche ai professionisti più smaliziati. «Risulta difficile riconoscere i campanelli d’allarme perché un terzo dei casi è asintomatico – spiega Paolo Magni, cardiologo dello Steering committee della SHD Coalition – si impone sempre l’auscultazione del cuore per rilevare anomalie, nei casi dubbi occorre avviare senza indugi ai controlli più semplici come un ecocardiogramma, fino ai più approfonditi esami specialistici».

 

Le stime Istat per l’Italia confermano una percentuale di incidenza delle SHD del 12,5% sul totale della popolazione over 65, con una previsione di crescita considerando soprattutto la fascia anziana che raggiungerà la soglia del 25% nel 2030, fino a toccare il 33% dieci anni più tardi. «L’aspettativa di vita è cresciuta. Questo ha però aperto il varco all’emergere di malattie legate alla senescenza, come le patologie degenerative delle valvole cardiache – afferma Alessandro Boccanelli, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe) – nei Paesi occidentali, in particolare, il deciso incremento dell’aspettativa di vita non si è tradotto in un allungamento del tempo da trascorrere in buona salute: ciò a causa della sostanziale mancanza di prevenzione di tutte quelle malattie croniche che condizionano la qualità di vita degli anziani. Invece è fondamentale non solo continuare a guadagnare ulteriori anni di vita ma anche assicurare un miglioramento della qualità di vita, attraverso operazioni di screening che permettano di strutturare interventi mirati per fasce d’età (la cosiddetta prevenzione di precisione). Quel che occorre – osserva Boccanelli – è un trattamento tempestivo della malattia che consenta ai pazienti di continuare a essere attivi nella società».

 

I dati confermano una contrazione del 72% per la sostituzione valvolare aortica transcatetere, dell’80% per la clip mitralica, del 91% per la chiusura dell’auricola sinistra e del 97% per quella del forame ovale pervio. Questi i risultati della survey condotta dal GISE – Società Italiana di Cardiologia Interventistica sui laboratori emodinamici italiani, riportati in un comunicato di Senior Italia. Ma non è solo il blocco degli interventi a preoccupare: pesano le liste d’attesa e la paura del Covid. Da una parte con la riduzione delle attività sanitarie ordinarie le liste d’attesa hanno registrato un significativo incremento lasciando indietro esami diagnostici, visite specialistiche e monitraggio delle condizioni di salute. Dall’altra i livelli molto alti di paura del contagio hanno indotto le persone a temporeggiare.

 

La prevenzione passa attraverso i check-up, e richiede a tutti un impegno a mantenere sani stili di vita, in linea con il World Heart Day, in programma il 29 settembre. Per calcolare il profilo di rischio cardiovascolare lo screening indaga l’assetto lipidico e glucidico (colesterolo, diabete), rileva i principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) senza trascurare lo screening della fibrillazione atriale asintomatica. Insieme ai test, e con il supporto delle realtà del terzo settore delle città coinvolte, medici e infermieri si dedicheranno a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone pratiche su attività fisica, alimentazione sana e stop al fumo, mentre istruttori di rianimazione cardiopolmonare terranno lezioni sull’uso del defibrillatore secondo le linee guida dall’American Heart Association.

 

Per gli ospedali: “Il futuro sarà sempre più digitalizzato”

 

Celebrato al Palacongressi di Rimini l’appuntamento annuale dell’Anmco (cardiologi ospedalieri) con più di tremila specialisti collegati. «L’emergenza sanitaria – ha affermato il presidente Furio Colivicchi – determina un profondo cambiamento, il nostro futuro sarà sempre più digitale». Le novità vanno avanti di pari passo con i progressi tecnologici, un campo dove l’Italia vanta esperienze consolidate. Lo ha ricordato il presidente del congresso Anmco, Domenico Gabrielli, in occasione di una tavola rotonda. «Le eccellenze della cardiologia italiana disegnano una geografia a macchia di leopardo – ha affermato Gabrielli – ma possiamo e anzi dobbiamo affrontare con fiducia le scommesse che ancora ci attendono». La targa d’oro dei cardiologi ospedalieri è stata conferita quest’anno al generale Francesco Paolo Figliuolo per «il grande sforzo profuso nella campagna di vaccinazione»