Mercoledì 24 Aprile 2024

Poroshenko negli Usa: "Guerra ucraina è anche vostra e dell'Ue". Putin minacciò Kiev, Tallin e Riga

Kiev accusa: "Mosca ammassa le sue truppe ai confini". Colloqui Poroshenko-Obama

Petro Poroshenko e Vladimir Putin: nemici per la pelle (ANSA /  CHRISTOPHE ENA)

Petro Poroshenko e Vladimir Putin: nemici per la pelle (ANSA / CHRISTOPHE ENA)

Roma, 18 settembre 2014 - Intimidazione o solo rumors? I retroscenisti della diplomazia europea da oggi hanno un nuovo capitolo su cui esercitarsi: il dialogo tra il presidente russo  Vladimir Putin e l'omologo ucraino Petro Poroshenko. Secondo la solitamente ben informata Suddeutsche Zeitung, che cita fonti diplomatiche Ue, in una delle recenti telefonate con il leader ucraino Putin avrebbe minacciato di essere in grado di inviare i militari in Polonia, Romania e nel Baltico con queste - più o meno esatte - parole: ''Se volessi le truppe russe potrebbero essere in due giorni non solo a Kiev, ma anche a Riga, Vilnius, Tallinn e Varsavia o Bucarest".

CONSIGLI INTERESSATI - Nei colloqui con Poroshenko, Putin lo avrebbe ''messo in guardia dal fidarsi troppo dell'Europa'', invitandolo piuttosto, ''attraverso relazioni bilaterali a costituire un blocco di minoranza in grado di avere effetti sul Consiglio europeo, ed evitare decisioni negative per la Russia''. ''E' possibile che il capo del Cremlino conti sulla crescente resistenza alle sanzioni nel Consiglio'', conclude Sz, citando i pareri di Ungheria, Cipro, Slovacchia e Bulgaria, che vanno avanti sulla strada delle sanzioni ''controvoglia''.

BOTTA E RISPOSTA - Nei giorni scorsi il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, aveva preannunciato la necessità di dispiegare in Crimea un numero "adeguato" di truppe a causa dell'aggravarsi della situazione in Ucraina e dell'aumentata presenza militare straniera alla frontiera. Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa ucraino, Andriy Lysenko, conferma: "Secondo le nostre informazioni operative, praticamente tutti i reparti operativi russi dislocati nella parte settentrionale della Crimea occupata, circa 4000 uomini, sono stati ammassati al confine amministrativo con l'Ucraina, con tutti i loro mezzi e le loro munizioni - dichiara Lysenko, che aggiunge: i russi "si sono sistemati in piccoli gruppi tattici, dal Golfo di Karkinitski alla punta di Arabatski". Kiev accusa inoltre Mosca di usare droni per la ricognizione aerea in tutta l'Ucraina sud-orientale. 

GIORNALISTI NEL MIRINO - Ieri una troupe dell'emittente britannica Bbc è stata attaccata nella città di Astrakhan, nel sud della Russia. Lo riportano sia la Bbc stessa che l'agenzia Interfax. I giornalisti stavano lavorando sulla notizia di alcuni soldati russi uccisi vicino al confine con l'Ucraina. Il cameraman è stato picchiato e la telecamera è stata distrutta durante l'attacco. La troupe ha scoperto in un secondo momento che il materiale già registrato e lasciato in auto è stato cancellato. Le autorità di Astrakhan hanno avviato un'indagine.

MOSCA DOMINA - In Russia Putin è comunque sempre più forte. Proprio in queste ore mette all'incasso una schiacciante vittoria dei suoi uomini nelle elezioni amministrative condotte su tutto il territorio della Federazione russa, nel segno - afferma il leader - di un appoggio popolare "a quelle forze politiche che sono pronte a difendere i nostri interessi nazionali in favore dello sviluppo e il rafforzamento del nostro Stato". 

QUESTIONE GAS - Intanto la Russia ha proposto "la prossima settimana" per colloqui trilaterali tra Mosca, Kiev e l'Unione europea sulle forniture di gas russo. Lo ha detto il ministro dell'Energia russo, Alexander Novak. Mosca aveva rifiutato all'inizio di questa settimana la data del 20 settembre proposto dalla Commissione europea per un incontro a Berlino, giudicandolo "non appropriato". Ora il parziale cambio di rotta. In un quadro internazionale sempre dinamico.

POROSHENKO A WASHINGTON - "Vi chiedo di non lasciare l'Ucraina sola davanti a questa aggressione", ha dichiarato il presidente ucraino Petro Poroshenko, parlando al Congresso americano. Poroshenko ha fatto riferimento anche alle rivolte che hanno riguardato il suo Paese e agli scontri con i separatisti nell'est. Ha aggiunto che "al centro dell'esistenza dell' Ucraina", oggi, c'è la volontà di vivere liberi, "perché c'è un momento nella storia dove libertà è un concetto politico che definisce chi si è, come persona e nazione". "Questa guerra che questi giovani stanno combattendo oggi non è solo una guerra ucraina. E' una guerra dell'Europa, ed è anche una guerra dell'America" per un mondo libero, ha continuato, aggiungendo che la libertà è "il nucleo" dell'esistenza dell'Ucraina.

Poroshenko ha poi incontrato Obama. I colloqui rappresentano un chiaro messaggio al presidente russo Vladimir Putin sull'appoggio dell'Occidente all'Ucraina.