Giovedì 18 Aprile 2024

Rosso antico

Francesco Ghidetti

POCHE chiacchiere. Ieri, la manifestazione della Fiom e altre importanti realtà non è andata benissimo. Ma, soprattutto, ha posto interrogativi che dovrebbero far riflettere seriamente i dirigenti e i militanti della ‘sinistra-sinistra’. È evidente che riproporre paradigmi novecenteschi non funziona. Non solo per questioni di ‘sinistra 2.0’. Maurizio Landini è sempre in tivvù e sui ‘social’. Ma c’è poco da fare: il richiamo alle origini non va.

SI RIPROPONE l’eterno dilemma della storia dell’Italia repubblicana. Che spazio a sinistra del Partitone? In quale campo ha mai giocato la ‘rive gauche’ quando c’erano Pci, Pd, Ds? Risposta banale: in un piccolissimo cortile di casa. Solo Rifondazione (con un consenso oscillante tra l’8 e il 10 per cento) ebbe qualche risultato, salvo naufragare poi tragicamente dopo le geniali mosse di Fausto Bertinotti. Tanto che, dal 2008, il Prc non ha più parlamentari e Sel è pattuglia sostanzialmente ininfluente. È tutto un rincorrere. Affannato. Complice l’inutile minoranza dem, pronta a venire a patti con l’ex sindaco di Firenze e ancor più pronta a ‘espellere’ (con agghiacciante cinismo) i Massimo D’Alema e i Pier Luigi Bersani. Complice la ripresa economica che sembrerebbe in arrivo. Complice il fatto che, per la prima volta, Matteo Renzi pochissimo si preoccupa di coprire lo spazio della sinistra-sinistra. Anzi, per il premier e il suo Pd è meglio avere nemici da quella parte in vista della costituzione del famoso Partito della nazione.

IL CHE non vuol dire che a sinistra non ci sia spazio. Ma prendendo coscienza (e avendo pazienza: ci vorranno anni) che le strade non hanno più i sampietrini bensì l’asfalto. Un asfalto rovente. Prendiamo il caso della Grecia, con la tanto osannata scalata di Alexis Tsipras. La giovanissima icona ha praticato un gesto di realismo obbligato (che infatti ha dato noia a molti): il suo governo è in vita grazie all’alleanza con un partito di ‘destra-destra’. Provocazione voluta: potremmo mai immaginare una ‘Coalizione sociale’ o come caspita la vorranno chiamare, che, pur di contrastare diseguaglianze e una certa Europa, si allea con un Matteo Salvini? Siamo seri...