Giovedì 25 Aprile 2024

Arriva il primo robot del pene: ecco l'innovazione della scuola Sant'Anna di Pisa

Tra i nuovi progetti presentati agli investitori c'è anche la prima protesi robotica dell'organo sessuale maschile. Altre innovazioni riguardano la protesi della mano, l'estrazione di petrolio, l'analisi microbiologica del cibo

Tradire oggigiorno è sempre più facile grazie anche a internet

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Pisa, 21 aprile 2015 - Un robot del pene: è l'ultima invenzione della Scuola Sant'Anna di Pisa che stamani ha presentato agli investitori i progetti elaborati nel corso High-tech business venturing, finanziato dalla Regione Toscana. La prima protesi robotica dell'organo sessuale maschile "potrebbe essere accolta  senza problemi dai pazienti - spiegano gli studenti che hanno lavorato al progetto - attraverso l'integrazione di un meccanismo di erezione, attivato in modo naturale". Si tratta di una tecnologia che nel prossimo futuro possa rivelarsi dominante nel campo del trapianto.

Dall'estrazione del petrolio ispirata alle radici delle piante, alle nuove protesi per la mano o per gli arti inferiori, passando per le case dove design e tecnologia vanno a braccetto, fino al sistema che verifica in tempo reale se il cibo che stiamo per magiare è ben conservato. Sono le altre innovazioni del Sant'Anna, destinate a trasformarsi in altrettante imprese ad alta tecnologia. Oggi tutti i progetti sono stati presentati a una platea di potenziali investitori nella giornata conclusiva del corso coordinato da Andrea Piccaluga, docente di economia e gestione delle imprese e delegato del rettore per il trasferimento tecnologico e il territorio. 

Gli allievi della Scuola hanno lavorato nel settore dell'estrazione petrolifera proponendo una tecnologia innovativa e meno impattante sotto il profilo ambientale con un robot ispirato alle radici delle piante. Hanno poi sviluppato la protesi per la mano nella quale l'impianto neurale è capace di assicurare un controllo efficace e preciso nel tempo, ripristinando anche il ritorno sensoriale. E ancora hanno ideato un sistema di misurazione di pratiche mediche preventive non cliniche, realizzate attraverso materiali 'smart' e sistemi informatici 'embedded', cioè non visibili. Infine, 'Nasum' è l'acronimo di 'Non-invasive Analysis for Safe Uncontaminated Meals' e mira alla creazione e allo sviluppo di un dispositivo portatile e non invasivo in grado di rilevare la contaminazione e il deterioramento dei cibi, individuando l'eventuale presenza dei principali organismi patogeni, quindi responsabili delle malattie da intossicazione alimentare, come il botulino e la salmonella.