Giovedì 18 Aprile 2024

Ripartiamo dagli ultimi

NON dobbiamo sottovalutare questo voto. Ha ragione Renzi quando riconosce che il successo di Grillo corrisponde a una istanza di cambiamento. E allora, cosa è successo? Perché il nostro straordinario processo riformatore non è servito, tanto da essere penalizzati ai ballottaggi? Noi e Grillo abbiamo interpretato la voglia di novità; solo che il M5S ha trasmesso anche un messaggio di solidarietà. Dobbiamo riuscire per il futuro a legare innovazione e solidarietà. Nel mondo cattolico, ad esempio, siamo stati percepiti come assertori di una visione politica algida, se non addirittura superficiale rispetto a certi temi. Il dibattito al nostro interno deve essere sincero e approfondito. Non mi convince l’opinione secondo cui abbiamo perso solo per un’insufficiente caratterizzazione di sinistra. Noi da tempo abbiamo pensato nel Pd di poter fare tutto da soli. Ho condiviso le scelte di Renzi sulla riforma costituzionale ed elettorale ma dobbiamo riflettere su come potenziare la logica del dialogo e dell’inclusione. In sostanza la lezione di Moro, correggendo l’impressione che il nostro progetto riformatore sia funzionale al concentramento del potere su un solo partito o su un solo uomo. Non possiamo guardare indietro.

L’ULIVO aveva i suoi limiti, ma la formula della pluralità di contributi e presenze resta pur sempre un fattore ineliminabile di ogni strategia di successo. O trasformiamo il Pd in un soggetto plurale – senza spaventarci della sua conseguente complessità di elaborazione e condotta politica – o imbocchiamo con speditezza la strada che porta alla rigenerazione di uno spirito di coalizione in nome di un riformismo con diverse sensibilità. Renzi ha il compito di guidare questa fase tormentata della vita democratica con fermezza, con condivisione e umiltà. Sono sicuro che possiamo trovare il modo di costruire una nuova unità interna. Altre soluzioni non ne vedo, a meno che, per opposte rigidità, non si voglia consegnare alla rottamazione la scommessa del riformismo democratico. Apriamo porte e finestre, ascoltiamo i bisogni partendo dagli ultimi. Non siamo un partito nato per occupare il potere. Dobbiamo costruire un partito moderno con ideali e progetti forti radicato nei territori e rispettoso delle loro autonomie.