Martedì 23 Aprile 2024

Un 2015 all'insegna dei rincari. I più tartassati? Gli automobilisti

Dall'acqua alle autostrade fino agli alcolici: ecco cosa aumenterà. Per i liberi professionisti aliquote Inps in salita di tre punti, oltre il 30%

Una manifestazione  ai caselli di Gallarate (Ansa)

Una manifestazione ai caselli di Gallarate (Ansa)

Matteo Palo

ROMA, 3 gennaio 2015 - NON CI SONO solo il bonus da 80 euro, la riduzione dell’Irap per le imprese e gli sgravi per i neoassunti. Il 2015, per molti italiani, sarà anche un anno di rincari: dalla previdenza all’acqua, passando per le autostrade, le multe, l’Iva, i liquori, la birra e le sigarette elettroniche, i settori coinvolti saranno moltissimi e nessuno potrà dirsi al riparo. Anche se qualcuno sarà obiettivamente più penalizzato. Le categorie professionali che usano l’auto o il camion ogni giorno, infatti, si vedranno colpire da una vera valanga di rincari. A partire dalle autostrade che, secondo i dati appena resi noti dal ministero delle Infrastrutture, vedranno i pedaggi crescere in media dell’1,32%.

IN MOLTI casi, come la Brescia-Padova, la Tangenziale di Milano e la Torino-Savona, l’aumento sarà il massimo possibile: 1,5 per cento. Accanto a questo, bisogna contare lo stop all’esenzione del bollo per le auto e moto storiche, secondo quanto prevede la legge di stabilità 2015. E qualche euro in più andrà pagato in multe: dal 10 gennaio scatta l’adeguamento biennale delle sanzioni all’inflazione, pari allo 0,8 per cento. Unica buona notizia: sono stati revocati gli aumenti delle accise sulla benzina. Altra categoria colpitissima è quella degli autonomi. Per i free lance iscritti alla gestione separata dell’Inps l’aliquota aumenterà di tre punti, superando il 30%. Spiega il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi: «Sono, in particolar modo, formatori, ricercatori, informatici, creativi e altre categorie di consulenti, generalmente operanti al di fuori di ordini e albi professionali, che lavorano per imprese o enti della pubblica amministrazione».

MOLTI RINCARI, invece, colpiranno nel mucchio, come spiega la Cgia nel suo consueto riepilogo. Va certamente ricordato quello delle tariffe idriche: l’acqua nel 2015 dovrebbe aumentare del 4,8 per cento, mentre le bollette di luce e gas dovrebbero scendere leggermente. Sale l’Iva per il pellet di legno fino al 22%, mentre quella sugli e-book verrà ridotta al 4 per cento. A chi fuma sigarette elettroniche, poi, arriverà una sorpresa sgradita: dal primo gennaio entra in vigore una tassa di 3,33 euro per le ricariche da dieci millilitri. E anche chi consuma alcolici dovrà sborsare qualche euro in più: l’accisa sulla birra aumenta da 2,7 a 3,04 euro a ettolitro.

E crescono anche le tasse sui prodotti alcolici ‘intermedi’ (come i vini liquorosi e aromatizzati) e sull’alcol etilico (rum, gin, whisky). Infine, passa dall’11 al 20% la tassazione sui fondi pensione e cresce anche la tassazione sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto.