Minoranza Pd: "Via pareggio di bilancio dalla Costituzione". E D'Alema attacca il Governo

I bersaniani: "Togliere dall'articolo 81 quanto previsto dal Fiscal Compact". Giachetti: "Il ritorno dei 'compagni che sbagliano'?" D'Alema all'attacco del governo: "Si sforza ma risultati insoddisfacenti"

Stefano Fassina (Newpress)

Stefano Fassina (Newpress)

Roma, 2 settembre 2014 - Alcuni deputati della minoranza del Pd come Stefano Fassina, Giuseppe Lauricella e Alfredo D'Attorre presenteranno alla Camera un emendamento al ddl sulle riforme per togliere dall'articolo 81 della Costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio, introdotto con il Fiscal Compact. 

"Presenteremo un emendamento al ddl del governo - ha spiegato all'Ansa Stefano Fassina - che abbiamo preparato assieme ad Alfredo D'Attorre e ad altri colleghi, che modifica il comma 2 dell'articolo 81, in modo che sia possibile l'indebitamento da parte dello Stato per fare degli investimenti. D'altra parte è in linea con quanto dice Renzi". "Questo emendamento - spiega Lauricella - è coerente con le intenzioni di Renzi: se si vuole tentare di cambiare la politica economia in Europa, se si vuole portare avanti una politica di investimenti di stampo keynesiano, allora non c'è dubbio che il ragionamento sull'articolo 81 è centrale. Aver inserito nel 2012 l'obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, è stata una contraddizione, perché la nostra Costituzione ha invece una impostazione keynesiana, incentrata sul lavoro; fu una iniziativa di Monti per stravolgere la Costituzione per sostituirla con l'austerità e il taglio indiscriminato della spesa".

L'emendamento, spiega ancora Lauricella, "modifica l'articolo 81 della Carta, e tutti gli altri consequenziali con l'obbligo del pareggio di bilancio, come l'articolo 119 sugli Enti locali, e il patto di stabilità interno". Lauricella, che è un costituzionalista, amplia il discorso rispetto al piano economico: "Il pareggio di bilancio, insieme alla riforma del bicameralismo e alla nuova legge elettorale intacca la nostra democrazia: la riforma del Senato e l'Italicum concentrano infatti il potere sull'esecutivo: allora avremo l'Ue che detta le regole a livello economico, il governo che le traspone in Italia e il Parlamento ratifica".

LA REPLICA DI GIACHETTI - "L'articolo 81, nel 2012, è stato votato dal Pd, con Pierluigi Bersani segretario e Stefano Fassina responsabile economico. Il ritorno dei 'compagni che sbagliano'?". E' la replica di Roberto Giachetti su twitter che 'riadatta' una formula degli anni '70, e legata a ben altro e più pesante contesto, per commentare l'iniziativa della sinistra Pd.