Martedì 23 Aprile 2024

Renzi negli Usa: "Basta piangersi addosso, adesso serve un cambiamento violento"

La sei giorni Usa del premier si è aperta nella Silicon Valley, culla dell'universo tecnologico mondiale, tra Twitter, Yahoo! e Google

Matteo Renzi, selfie durante la sua visita allo Yacht club di San Francisco (Ansa)

Matteo Renzi, selfie durante la sua visita allo Yacht club di San Francisco (Ansa)

San Francisco (California), 22 settembre 2014  - "Faremo di tutto per cambiare l'Italia. San Francisco è per molti di voi e noi la capitale del futuro. Il rischio dell'Italia è di città straordinariamente belle ma città del passato. La sfida è trasformare noi stessi gelosi del passato e innamorati del futuro". Così il premier Matteo Renzi ha parlato a San Francisco durante il suo tour negli Usa incontrando ricercatori e 150 fondatori di start up di origine italiana. E ha continuato: "Serve una rivoluzione sistematica In Italia. Se lo facciamo non saremo mai un paese normale ma diventeremo attrattivi ma non bastano le riforme se non ci sono idee. Non bastano le riforme se non ci sono idee, le riforme possono cambiare qualcosa, le idee possono cambiare tutto", ha sottolineato. Poi l'appello a ricercatori e startupper: "Non vi chiedo di tornare perché siete cervelli in fuga, io cambio l'Italia e voi il mondo". 

"L'Italia ha una straordinaria chance, quella di smettere di piangersi addosso", ma per farlo "ci sono delle cose che vanno cambiate in modo quasi violento, nel senso del procedimento: un cambiamento radicale e strutturale, profondo, su tutto", ha continuato il premier. "L'Italia è un grande paese ma ha alcuni punti deboli incredibili. Tutti li conoscono ma ti dicono 'vai avanti te che mi viene da ridere'. La parte che dobbiamo fare noi è non fermarsi di fronte agli ostacoli del dibattito politico. Arriva il momento che facciamo arrabbiare qualcuno per far contenti tutti".

IL PROGRAMMA - La visita del premier negli Stati Uniti è partita con una cena alla Stanford University. Il presidente del Consiglio ieri è stato ospite di John Hennessy, il rettore del prestigioso campus sulle colline a sud di San Francisco: un appuntamento a cui erano presenti tra gli altri anche due ex segretari di Stato, George Shultz e Condoleezza Rice. Il premier ha pronunciato un breve discorso di saluto in cui ha sottolineato l'impegno del suo governo per un'Italia più aperta al mondo e all'innovazione tecnologica. 

Non a caso la 'sei giorni' in Usa di Renzi si è aperta nella Silicon Valley, culla dell'universo tecnologico mondiale, dove oggi il premier ha fatto visita a Twitter (dove ha incontrato l'ad Dick Costolo) a Yahoo! (accolto da Melissa Mayer) e Google. Con Costolo Renzi ha avuto un confronto sulle opportunità con cui Twitter può dare una mano in Italia, in particolare nel settore del turismo e della pubblica amministrazione. Costolo si è impegnato a visitare presto l'Italia e a incontrare un gruppo di imprenditori per comprendere le reali opportunità del Paese. Il premier ha anche partecipato all'inaugurazione di una scuola internazionale bilingue frequentata dai figli dei cervelli in fuga.

LE TAPPE - Per il premier sarà una settimana di 'full immersion'. La trasferta del premier, che prende spunto dall'Assemblea generale dell'Onu, intreccia i grandi temi dell'attualità mondiale con quelli dell'innovazione e della crescita economica che passa anche dai legami internazionali. Da martedì, infatti, il presidente del Consiglio sarà a New York per la sessione inaugurale della 69ma assemblea generale dell'Onu dove dovrebbe intervenire giovedì.

Primo appuntamento il vertice sui cambiamenti climatici, poi un colloquio con Bill e Hillary Clinton, l'ex presidente e il possibile prossimo candidato democratico alla Casa Bianca. Tra incontri bilaterali, il discorso al Palazzo di Vetro e la partecipazione a varie conferenze ed eventi, giovedì è previsto anche un intervento davanti al Council on Foreign Relations, incentrato sui temi economici e in particolare sull'occupazione giovanile. L'ultima tappa è in programma venerdì a Detroit, dove insieme a Sergio Marchionne visiterà la sede della Fiat Chrysler Automobile, a Auburn Hills, prima di ripartire per Roma.