Giovedì 18 Aprile 2024

Renzi: "Nella P.A. servono tagli, c'è grasso che cola". Camusso: "Non è lo stipendio dei poliziotti"

Il presidente del Consiglio agli imprenditori: "Il meglio deve ancora venire". Squinzi: "Abbiamo lo stesso obiettivo: tirar fuori l'Italia da questa situazione"

Il premier Matteo Renzi (Lapresse)

Il premier Matteo Renzi (Lapresse)

Roma, 6 settembre 2014 - ''Non si va da nessuna parte con le riforme senza cuore: continueremo a farle costi quel che costi ma non basta'' per far ripartire davvero l'Italia. Il premier Matteo Renzi lancia un appello agli imprenditori per lavorare insieme da Gussago (Brescia), dove oggi ha presenziato all'inaugurazione di un nuovo impianto delle Rubinetterie Bresciane (FOTO), disertando il Forum Ambrosetti. 

E il presidente del Consiglio ha fatto riferimento proprio all'appuntamento di Cernobbio, spiegando il motivo per il quale non è andato ''ai tanti convegni''. "Vai alle rubinetterie e non al convegno, mi chiedono. Sì perché dobbiamo difendere gli uomini e le donne delle piccole e medie imprese che spesso sono diventate grandi si sono spaccate la schiena - ha detto Renzi -. E' naturale che il governo stia in mezzo a chi crea posti di lavoro". 

Davanti agli imprenditori bresciani Renzi ha sostenuto che il cammino delle riforme non si dovrà fermare e che "la differenza tra chi è capace e chi parla è che chi è capace i problema no li enuncia ma li risolve". "Anche nella macchina della pubblica amministrazione alcuni tagli vanno fatti, c'è troppo grasso che cola. L'operazione di tagli è un'operazione che fa chiunque in una famiglia normale", ha proseguito il premier. "Chi è che non ha fatto sacrifici finora - ha aggiunto - è la macchina pubblica, dove non si è intervenuto nei centri di costo".

Renzi ha invitato a dire basta alla cultura della rassegnazione. "Ci sono due Italie, quella degli ottimisti e quella dei pessimisti, quella di chi dice che ce la fa e quella di chi soffre, di chi ci crede e di chi non ci crede. Insomma, quelli che ci provano e quella dei gufi". Quindi ha rilanciato l'orgoglio tricolore auspicando un ruolo più forte del nostro paese anche in Europa: "Il meglio deve ancora venire".

CAMUSSO - "Nella pubblica amministrazione ci sono sicuramente possibilità di riduzione spesa: le altissime retribuzioni, le 30mila stazioni appaltanti, le società che esistono solo in funzione dei cda: se l'idea del grasso che cola sono le retribuzioni da mille euro degli infermieri o da 1.200 euro dei poliziotti non ci capiamo proprio, anzi si sta cercando la cosa facile per non calpestare i piedini a interessi che ci sono e che continuano ad essere difesi". Susanna Camusso, segretario Cgil, alla festa dell'Unità ha commentato così le parole di Renzi.

SQUINZI - ''Voglio ringraziare il presidente del Consiglio che testimonia come la politica voglia fare delle cose concrete per il nostro futuro'', ha affermato, dal canto suo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, anche lui presente all'inaugurazione del nuovo stabilimento del gruppo Bonomi. Ma ''dobbiamo cambiare la nostra politica economica, dobbiamo addirittura darcene una. E lo stesso va fatto in Europa'', ha proseguito Squinzi.

"A noi - ha spiegato Squinzi - tocca la responsabilità di fare impresa, a voi il dovere di dare le regole del gioco. Noi ci siamo con la serietà che ci contraddistingue: l'industria italiana è viva". "Abbiamo lo stesso obiettivo: tirar fuori l'Italia da questa situazione - ha aggiunto rivolto al governo -, le ricette possono essere diverse, ma ci accumunano cuore, passione e determinazione".

PADOAN - Dal palco della Festa dell'Unità di Bologna, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha risposto alle critiche di Massimo D'Alema all'attività del governo: "Se ho ben capito - ha detto Padoan - D'Alema ha detto che i risultati ancora non si vedono: concordo, si vedranno presto". Bocca cucita, invece, sul tema caldo del blocco dei salari agli statali: "Non dico niente, se ne stanno occupando gli altri ministri, sarà un discorso generale di revisione della spesa". E sulla legge di stabilità: "Sarà improntata alla sostenibilità del bilancio, alle riforme strutturali, e al sostegno degli investimenti". Padoan ha commentato anche le misure annunciate dalla Bce per stimolare l'economia: "Avranno effetti positivi - ha spiegato - ma più ancora del taglio dei tassi, la decisione di intervenire direttamente con strumenti di quantitative easing".