Giovedì 18 Aprile 2024

Renzi a Pompei: "Una grande sfida culturale"

Il premier lo ha detto durante il suo intervento all'Expo delle Idee a Pompei

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con Vincenzo De Luca (Ansa)

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con Vincenzo De Luca (Ansa)

Pompei, 18 aprile 2015 - "Qui a Pompei si gioca il derby di chi gode a fare l'elenco dei problemi e chi li vuole risolvere quei problemi". Lo ha detto Matteo Renzi durante il suo intervento all'Expo delle Idee a Pompei.   "Riprendersi Pompei non è solo un fatto di dignità per un'amministrazione", ma "è una grande sfida culturale". Renzi dal sito archeologico di Pompei per l'iniziativa 'Italia 2015 - il Paese nell'anno dell'Expo. "Puntiamo a vendere 20 milioni di biglietti".

"Noi non sottovalutiamo i problemi che ci sono, non diciamo che chi elenca i problemi rema contro", ma "saremo sempre dalla parte di chi questi problemi vuole risolverli", e questo "vale anche per Expo".

"Tesi quasi arrogante: dire che l'Italia è più interessante nel futuro che nel passato". Questa la proposta del premier. "Qualcuno vorrà querelarmi, dirà che il jet lag mi ha fatto male", ha aggiunto scherzando, riferendosi al suo viaggio alla Casa Bianca, "lo so che è difficile da far passare".

"Expo è una grande occasione per l'Italia per tornare a fare l'Italia". "Il mondo chiede Italia", ha aggiunto. "Pompei è un paradigma di ciò che l'Italia può essere, non solo quello che è stata". "Qui non c'è solo il passato dell'Italia, c'è in ballo il futuro. Lo dico da Pompei", ha rimarcato il premier. 

"Chi ruba non soltanto ruba un pezzo di Paese ma ci ruba un pezzo di cultura, per questo sui reati di corruzione abbiamo chiesto al Parlamento di raddoppiare le pene". 

"Quando richiamiamo il Paese all'ottimismo non stiamo facendo training autogeno, stiamo ricordando cos'è l'Italia". 

"Non ne posso più di sentire che chi va via è un cervello in fuga e chi rimane un pancreas abbandonato". "Se uno se ne vuole andare ha il diritto di farlo", ha sottolineato il premier, "ma noi dobbiamo creare le condizioni per valorizzare quello che abbiamo" e perché non si sia costretti ad andarsene dal proprio Paese.