Renzi, duro scontro con i magistrati: "Italia patria del diritto, non delle ferie". Anm: "Delusi da promesse mancate"

"Basta strapotere delle correnti". Dura replica del premier su Facebook alle polemiche sollevate ieri durante le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario. Orlando replica ad Anm: "Riforme andranno avanti"

Sciopero magistrati, foto generica

Sciopero magistrati, foto generica

Roma, 25 gennaio 2015 - L'Italia "che è la patria del diritto prima che la patria delle ferie, merita un sistema migliore. La memoria dei magistrati che sono morti uccisi dal terrorismo o dalla mafia ci impone di essere seri e rigorosi. Non vogliamo far 'crepare di lavoro' nessuno, ma vogliamo un sistema della giustizia più veloce e più semplice. E, polemiche o non polemiche, passo dopo passo, ci arriveremo".

E' la dura replica di Matteo Renzi alle polemiche sollevate ieri durante le inaugurazioni in tutta Italia dell'anno giudiziario. Il premier su Facebook ha definito "ridicole" le contestazioni di alcuni magistrati contro il taglio delle ferie. Il riferimento è, in particolare, alle accuse lancate dal procuratore generale della Corte d'Appello di Torino, Marcello Maddalena.  

L'affondo di Renzi non è soltanto sulla polemica del taglio delle ferie: "Bisogna valorizzare i giudici bravi, dicendo basta allo strapotere delle correnti che oggi sono più forti in magistratura che non nei partiti", scrive ancora il premier su Facebook. "Oggi di nuovo le contestazioni di alcuni magistrati che sfruttano iniziative istituzionali (anno giudiziario) per polemizzare contro il Governo. E mi dispiace molto - aggiunge - perché penso che la grande maggioranza dei giudici italiani siano persone per bene, che dedicano la vita a un grande ideale e lo fanno con passione. Ma trovo ridicolo - e lo dico, senza giri di parole - che se hai un mese e mezzo di ferie e ti viene chiesto di rinunciare a qualche giorno, la reazione sia: 'Il premier ci vuol far CREPARE di lavoro'".

LA REPLICA DI ANM - "Il problema non sono i magistrati, ma le promesse mancate, la timidezza in materia di prescrizione e corruzione, la proposta, alla vigilia di Natale, di depenalizzare l'evasione fiscale fino al 3%", è stata la replica dell'Anm alle critiche espresse dal premier Matteo Renzi. "Le critiche che vengono dai magistrati - prosegue il comunicato del 'sindacato delle toghe - sono dettate dalla delusione: noi riponevamo e vorremmo riporre fiducia nella volontà  di fare le buone riforme, ma chiediamo coerenza tra parole e fatti". "Renzi vuole un sistema più veloce e più semplice? - chiede l'Anm - Blocchi la prescrizione almeno dopo la sentenza di primo grado, introduca sconti di pena ai corrotti che collaborano con la giustizia, estenda alla corruzione gli strumenti della lotta alla mafia: i casi di corruzione clamorosi più recenti e più noti non sono indiscrezioni". L'Anm, inoltre, esorta il governo a trovare "le risorse per coprire le oltre 8.000 scoperture nell'organico del personale amministrativo". "Accanto alla messa alla prova, alla non punibilità per tenuità  del fatto, al processo civile telematico, sono troppe le riforme timide o assenti", lamenta l'Associazione nazionale dei magistrati. Poi un monito: "Non si può non trovare di cattivo gusto il richiamo ai magistrati uccisi. Noi stessi siamo molto cauti nel richiamarci al ricordo dei colleghi caduti per il loro servizio: lo facciamo solo per onorare la loro memoria e il loro sacrificio, non per accreditare la nostra serietà".

E in serata è arrivata la replica del ministro della Giustizia Orlando. "Le riforme della giustizia andranno avanti perché troppe polemiche di questi anni hanno determinato una paralisi e nuociuto gravemente al sistema". "Le critiche delle ultime ore al progetto organico di riforma sono ingenerose", ha continuato Orlando. 

MAGISTRATURA DEMOCRATICA - "Pg Maddalena su ferie... assist facile e goal!", scrive invece Anna Canepa, segretario generale di Magistratura Democratica, su Twitter. "@Matteorenzi ha ragione, anche noi vogliamo sentenze rapide - continua Canepa -. A che punto siamo con riforma della prescrizione?", conclude il segretario generale di Md, allegando la foto del tweet con cui, lo scorso 20 novembre, il presidente del Consiglio annunciava misure imminenti in materia.