Italicum, è scontro Pd-Fi. Renzi: "Prima dell'elezione al Colle". Gli azzurri: "No, solo dopo"

All'assemblea dei senatori Pd Renzi parla anche dell'Ilva: "Non possiamo abbandonare i lavoratori o veder svendere l'azienda"

Combo: Matteo Renzi e Silvio Berlusconi

Combo: Matteo Renzi e Silvio Berlusconi

Roma, 17 dicembre 2014 -  A margine dell'assemblea dei senatori Pd, cui hanno partecipato, stamattina, sia il premier Renzi che il ministro Boschi, va in scena lo scontro tra Pd e Forza Italia sui tempi della legge elettorale. Per il governo l'Italicum deve essere approvato prima dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica, mentre per Forza Italia vale l'esatto contrario.

LE RIFORME - Le riforme alla Camera entro il 31 gennaio: ecco l'indicazione di marcia data da Matteo Renzi. E, secondo obiettivo, approvare la legge elettorale al Senato prima dell'elezione del Capo dello stato. 

E' "importante chiudere la partita Italicum al Senato prima dell'elezione del Presidente della Repubblica", ha detto Renzi, ribadendo i cardini della riforma: "Abbassamento delle soglie di sbarramento, parità di genere, no all'apparentamento" delle liste. E ancora: "Ballottaggio, no a veto di piccoli partiti, premio di maggioranza, no liste bloccate, regole condivise".

L'Italicum dunque deve arrivare all'esame del Senato alla ripresa dei lavori dopo la pausa natalizia. La data precisa verrà decisa dalla conferenza dei capigruppo, qualora la commissione Affari costituzionali decidesse di portare il provvedimento davanti all'assemblea senza dare mandato al relatore, per superare l'ostruzionismo rappresentato, secondo il Pd, dagli oltre 17mila emendamenti presentati alla legge elettorale in commissione.

IL CDM DI NATALE - "Delega fiscale, jobs act e decreto Ilva, ma magari anche qualcos'altro... non ci facciamo mancare niente", scherza il presidente del Consiglio lasciando il Senato a proposito dei provvedimenti che saranno all'esame del consiglio dei ministri del 24 dicembre.

LA REPLICA DI FORZA ITALIA - Le riforme - ddl costituzionale e legge elettorale - vengano approvate solo dopo l'elezione del nuovo Capo dello Stato. E' questa, viene riferito, la richiesta avanzata da Forza Italia in conferenza dei capigruppo di Montecitorio. A tale richiesta, viene ancora riferito, dalla presidenza è stato fatto osservare che si affronterà la questione solo quando verrà posta esplicitamente, ovvero quando si avrà la certezza delle avvenute dimissioni del presidente della Repubblica. 

BERLUSCONI - Berlusconi ha confermato il 'doppio binario': opposizione al governo ma collaborazione istituzionale sul piano delle riforme. Parlando ai deputati Fi, nel corso della cena per gli auguri di Natale, l'ex premier avrebbe infatti ribadito l'invito ai suoi parlamentari a fare sì opposizione al governo ma chiedendo loro anche di votare le riforme.

IL CASO ILVA - "Non possiamo abbandonare i lavoratori o veder svendere l'Ilva al primo privato che vuole approfittarne", ha detto Renzi stando al tweet del senatore Francesco Russo. Renzi ha anche detto che dell'argomento si parlerà anche nel corso del Consiglio dei ministri del 24 dicembre.