Mercoledì 24 Aprile 2024

Basket, Reggio Emilia batte Avellino 85-80 e va in finale

Reggio Emilia mantiene inviolato il PalaBigi e si assicura la seconda finale dopo aver battuto in gara 7 85 a 80 un'Avellino mai doma. Reggiani sempre avanti anche grazie ad un'ottima difesa e ad un Kaukenas eterno

Rimantas Kaukenas (LaPresse)

Rimantas Kaukenas (LaPresse)

Reggio Emilia, 30 Maggio 2016 – La Grissin Bon batte 85 a 80 la Sidigas Avellino e si assicura la seconda finale scudetto consecutiva dove affronterà Milano. Grandissima prova di squadra per i padroni di casa che conducono la gara dall'inizio alla fine, sapendo soffrire ma non cedendo mai il passo agli avversari. Simbolo di questo successo è stato Kaukenas che ha messo il suo zampino nei momenti positivi di Reggio che ha difeso con grande intensità tenendo in sostanziale equilibrio il confronto fra lunghi nonostante la perdurante assenza di Veremeenko.

La Grissin Bon in avvio si affida ai suoi veterani lituani, esercitando grande pressione sui lunghi avversari e cercando il gioco in area. Il primo canestro ospite arriva dopo quasi 3 minuti e porta la firma di Ragland (4-2). I biancorossi devono però fare i conti con il bonus già speso con più di metà quarto ancora da giocare. Problema aggirato, almeno in attacco, ancora una volta grazie a Lavrinovic e Kaukenas che sono scatenati e infilano altri 8 punti in coppia rimpinguando il divario (14-8). Avellino sbaglia tante facili conclusioni non riuscendo mai a piazzare il colpo dell'aggancio e soffrendo la buona difesa dei lunghi biancorossi (4/12 da due per gli ospiti nei primi 10'). Sacripanti chiama timeout e chiede maggiore intensità vicino al canestro ai suoi centri, ma è sempre Reggio a dettare i ritmi, chiudendo il quarto con un +7 (24-17) figlio di una maggiore precisione in fase realizzativa e di costruzione del gioco (6 perse per Avellino), e di una maggiore intensità a rimbalzo (11 a 6 il conto al primo mini-intervallo).

Della Valle e Golubovic inaugurano il secondo quarto con 5 punti consecutivi che alzano oltre la doppia cifra il vantaggio reggiano (29-17). La Sidigas non demorde riuscendo, dopo aver fatto tanta fatica, a ritrovare i punti e la fisicità sotto canestro di Buva e Leunen, abili a capitalizzare il pick and roll e determinanti per rientrare a soli 5 punti di distacco (33-28). Si va avanti tra parziali e contro-parziali, e dopo il 6-0 biancoverde arriva il 5-0 di Reggio, a forte tinte azzurre perché confezionato dalle giocate di Polonara e Della Valle (38-28). Buva e Nunnally non ci stanno e animano l'ennesimo tentativo di Avellino di risalire la china: 40-36 con 7 secondi da giocare. La Sidigas ha ancora un fallo da spendere senza dover mandare Reggio in lunetta, ma non lo sfrutta, perdendo di vista Lavrinovic che sigla comodamente il 42 a 36 con cui le squadre vanno negli spogliatoi.

La sfida nella sfida tra Kaukenas e Ragland apre il secondo tempo. L'americano è in palla ed esagera un po' negli atteggiamenti, provocando Kaukenas a tal punto da spingere Lamonica a fischiargli contro un tecnico. Reggio porta però a casa un solo punto da questa situazione mantenendo il tesoretto di vantaggio a soli 5 punti (47-42). Avellino resta in scia affidandosi al pick and roll che fa malissimo alla difesa dei padroni di casa. Si oscilla dal +4 al +6 reggiano con qualche errore di troppo su entrambi i lati. A mettere d'accordo tutti ci pensa Aradori con lo step back del 61 a 55 al suono della terza sirena.

La Grissin Bon rientra in campo con una maggior cattiveria e accelera subito: Della Valle spara una tripla che infuoca il PalaBigi caricando di energie anche i compagni che in difesa alzano il muro e alimentano la fuga sul +11 suggellata dalla grande schiacciata in campo aperto di Silins (68-57). Gli ospiti provano l'ennesima reazione targata Nunnally-Cervi ma è ancora Silins da oltre l'arco a rispedire a -10 la Sidigas (72-62). Il gioco di Avellino è totalmente dipendente dalle fiammate dell'MVP del campionato e lui non tradisce caricandosi sulle spalle la squadra (74-69). Avellino torna a crederci a maggior ragione dopo la bomba dall'angolo di Leunen che vale il – 3 (77-74) a 2'18” dall'ultima sirena. Al rientro dal timeout Kaukenas scuote i suoi con la tripla che gela gli irpini. Buva cicca il -2 e per pronta risposta Aradori fa centro cadendo all'indietro con un cesto di grandissimo peso specifico (82-76). Le speranze ospiti finiscono qui: Aradori e Kaukenas ai liberi mettono in ghiaccio l'85 a 80 con cui i biancorossi agguantano la seconda finale consecutiva.