Martedì 16 Aprile 2024

Referendum Scozia, interviene anche Elisabetta II: "La gente pensi bene al suo futuro"

La stilista Vivienne Westwood porta il "sì" in passerella. Secondo gli esperti gli ultimi sondaggi non permettono di fare previsioni: sarà una sfida all'ultimo voto

La regina Elisabetta II (Olycom)

La regina Elisabetta II (Olycom)

Roma, 14 settembre 2014 - Il rischio di perdere la Scozia avrebbe indotto - del tutto ufficiosamente e irritualmente - Elisabetta II a lanciare un monito ai suoi sudditi del Nord: "Spero che la gente penserà molto attentamente al suo futuro". Secondo il Sunday Times, la regina avrebbe pronunciato la frase alla folla di fronte alla chiesa di Crathie Kirk, non lontano dalla tenuta reale di Balmoral in Scozia, dopo la consueta funzione domenicale a cui partecipa la sovrana. Nei giorni scorsi Buckingham Palace aveva ribadito la neutralità della monarchia sul voto e, questa sera, pur confermando l'autenticità della dichiarazione ha sottolineato che Elisabetta non ha violato alcune regola: "E' stata totalmente imparziale tanto da aver ribadito il concetto che (il futuro della Scozia) è una questione di esclusiva competenza del popolo scozzese". 

SI' IN PASSERELLA - Chi non si smentisce mai, invece, è Vivienne Westwood che in passerella alla London Fashion Week ha fatto sfilare un vero e proprio endorsement al fronte del 'sì'. La dama della moda britannica guarda speranzosa alla Scozia indipendente che, dice la stilista, potrebbe costituire ''il punto di svolta verso un mondo migliore''. La Scozia, secondo Vivienne Westwood, può ''dare l'esempio'' e segnare ''un grande giorno per la democrazia''. A sostegno della causa indipendentista quindi, la stilista ha fatto indossare alle sue modelle una spilla con l'inconfondibile messaggio: 'Yes'. Lei stessa poi è salita in passerella tra gli applausi a conclusione dello show con appuntata sul petto la spilla indipendentista, su fondo blu, il colore della bandiera scozzese.

SFIDA ALL'ULTIMO VOTO - Il referendum per l'indipendenza si svolgerà il prossimo 18 settembre, ma secondo gli esperti gli ultimi sondaggi pubblicati non permettono di fare previsioni. In una rilevazione per l'Observer gli unionisti sono al 53%, mentre i secessionisti al 47%, se si escludono gli indecisi. In quella del Sunday Times la differenza fra i due schieramenti è minima: il 'no' e' al 50,6% mentre il 'si'' al 49,4. In quella del Sunday Telegraph, invece, i secessionisti sono al 54% mentre gli unionisti al 46%. "Non è facile fare previsioni, abbiamo assistito a spostamenti drastici dei consensi da una parte all'altra", ha detto Martin Boon, a capo dell'istituto di rilevazione Icm Research. Per John Curtice, della University of Strathclyde, la sfida fra i 'sì' e i 'no' si giocherà fino all'ultimo voto.