Rcs, il cda: "Non congruo il rilancio di Cairo"

In una nota Rcs boccia ancora una volta l'offerta di Cairo giudicando non congruo il corrispettivo dell'Ops incrementata a 0,16 azioni per ogni titolo di via Rizzoli La cordata Bonomi rilancia l'opa

La sede Rcs in via Rizzoli a Milano (Ansa)

La sede Rcs in via Rizzoli a Milano (Ansa)

Roma, 24 giugno 2016  - Il CdA di Rcs valuta non "congruo" il corrispettivo dell'OPS Incrementato di Cairo Communication per tutti i possessori di azioni Rcs. Le motivazioni sono espresse in una nota, la prima: "La mancanza di proiezioni economico-finanziarie relative 2016 in prossimità della chiusura del primo semestre rende di difficile apprezzamento le proiezioni economico-finanziarie contenute nel Piano Cairo Communication per 2017 e 2018, peraltro superiori rispetto al consensus degli analisti". 

Seconda ragione: "I dati contenuti nel Business Plan di Cairo Communication 2017-2018 non consentono un'applicazione del modello DCF. Tali dati hanno consentito una stima del valore di Cairo Communication sulla base di multipli di mercato. Ciò ha permesso un'integrazione dei precedenti metodi di valutazione e il complesso delle metodologie utilizzate ha portato a un intervallo di congruità compreso tra 0,19 e 0,23 che, ad avviso del Prof. Roberto Tasca, 'comporta una definizione di non congruita' anche per il rilancio del corrispettivo offerto da Cairo'". 

Terzo motivo: "Il rapporto di scambio implicito di 0,20 azioni Cairo per ogni azione Rcs è superiore a quello previsto nel Corrispettivo dell'OPS Incrementato, pari a 0,16 azioni; tale rapporto non è condivisibile in quanto i valori medi individuati sulla base del solo Piano Industriale Rcs esprimono un rapporto di scambio implicito superiore a 0,20 (valutazioni Esperto Indipendente e advisor)". Inoltre, dal punto di vista industriale, il Supplemento al Documento di Offerta non contiene elementi di novità rispetto a quanto già riportato dal Documento di Offerta, quindi continuano a non rilevarsi novità significative rispetto al Piano Industriale Rcs. 

Riguardo "alla prospettata fusione", "si sottolinea l'orizzonte temporale molto ampio, la mancata prospettazione di un range di concambio indicativo e l'incertezza rispetto all'avvio della fusione e ai suoi termini e condizioni. L'esercizio della Delega all'aumento di capitale rimane nella esclusiva disponibilità di Cairo Communication e, non essendo noto il prezzo delle eventuali nuove azioni, rende incerto il valore delle partecipazioni rivenienti. L'eventuale distribuzione di un dividendo straordinario - prosegue la nota - agli azionisti di Cairo Communication è estranea al contesto delle offerte concorrenti in corso e non rappresenta alcuna modifica o miglioramento dei contenuti dell'OPS, né è rivolta per i possessori di Azioni Rcs. Il prospettato dividendo potrebbe invece sostenere il valore delle azioni Cairo, migliorando il cambio implicito". 

La nota conclude, "il voto maggiorato può rappresentare uno strumento di rafforzamento della posizione dei soci di controllo, peraltro, in assenza di un corrispondente investimento economico da parte dei soci di controllo. Alla Data del Comunicato di Aggiornamento non risultano ancora pubblicamente disponibili la relazione illustrativa del consiglio di amministrazione di Cairo Communication relativa alla proposta di Nuovo Aumento di Capitale, la valutazione delle Azioni Rcs oggetto di conferimento in natura resa dal Prof. Andrea Amaduzzi in data 22 giugno 2016 né la relazione della società di revisione di Cairo Communication sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni Cairo Communication che verrebbero emesse in esecuzione del Nuovo Aumento di Capitale".

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