Usa, raid in Iraq. "Ora la Siria". L'Isis abbatte caccia di Damasco e incassa l'alleanza coi qaedisti

I bombardieri americani sono intervenuti vicino Baghdad in aiuto alle forze irachene sotto attacco. Colpo di scena: al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) e della Penisola Arabica (Aqap) annunciano di unirsi agli jiahdisti sunniti. E negli Usa scoppia la polemica: urla e cartelli anti-intervento in Senato

I peshmerga curdi combattono l'Isis (AFP)

I peshmerga curdi combattono l'Isis (AFP)

Londra, 16 settembre 2014 - Gli Stati Uniti hanno lanciato un raid aereo contro l'Isis vicino a Baghdad, prendendo di mira per la prima volta gli integralisti sunniti vicino alla capitale irachena. Lo hanno riferito fonti della Difesa americana. Aerei di guerra americani hanno compiuto un attacco aereo vicino a Baghdad e un altro vicino al Monte Sinjar, nel nord dell'Iraq, nelle ultime 24 ore.  I raid americani vicino Baghdad sono stati lanciati per difendere le forze irachene sotto attacco ed è la prima volta che vengono condotti vicino alla capitale da quando è iniziata la campagna militare americana contro l'Isis nel Paese, l'8 agosto scorso. La scorsa settimana il presidente americano Barack Obama aveva annunciato che una campagna estesa, incluso l'autorizzazione di raid in Siria, cercherà di "far retrocedere e, in definitiva, distruggere l'Isis".

VIA ALL'ESCALATION - Il mese scorso gli Stati Uniti hanno lanciato una missione aerea contro le posizioni dell'Isis nel nord dell'Iraq, ma l'annuncio che aerei da guerra americani hanno attaccato i militanti vicino a Baghdad segna un'escalation dell'operazione. "Le forze Usa hanno continuato ad attaccare i terroristi dell'Isil in Iraq, con aerei da attacco e da combattimento per compiere due raid domenica e lunedì a sostegno delle forze di sicurezza irachene vicino a Sinjar e a sud-ovest di Baghdad", ha spiegato il comando centrale Usa in un comunicato. "Il raid a sud-ovest di Baghdad è stato il primo attacco compiuto, nel quadro degli sforzi tesi, oltre a proteggere la nostra gente e la missione umanitaria, a colpire obiettivi Isis, mentre le forze irachene vanno in attacco, come spiegato dal presidente nel suo discorso mercoledì scorso". Negli attacchi, che fanno salire a 162 il numero dei raid aerei americani in tutto l'Iraq, sono stati distrutti sei veicoli dell'Isis vicino Sinjar e una posizione di combattimento dello Stato islamico a sud-ovest della capitale irachena, che ha aperto il fuoco contro le forze irachene. "Tutti i velivoli sono usciti dalle aree dei raid in modo sicuro", ha concluso il comando Usa.

PROSSIMO OBIETTIVO - Ora gli Stati Uniti hanno in programma di colpire con "azioni mirate i rifugi dello Stato islamico in Siria". Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa americano, Chuck Hagel, durante l'audizione davanti al Senato a Washington. Gli interventi di Hagel e del capo degli Stati maggiori riuniti, generale Martin Dempsey hanno scatenato i molti manifestanti contrari agli interventi militari statunitensi in Iraq e Siria, con scritte come: "Più guerra = più estremismo" e "Stato islamico + raid Usa = più terrorismo". I dimostranti hanno scandito slogan, tra cui "Gli americani non vogliono la guerra", "Gli Usa devono andarsene dall'Iraq e dalla  Siria, fermateli", "Basta guerra!". In alcuni casi, i manifestanti hanno anche interrotto o costretto a pause gli interventi e sono stati fatti uscire dall'aula. Interrotto anche il senatore repubblicano John McCain, membro della commissione del Senato per le Forze armate. "Vergogna senatore McCain", ha urlato contro di lui un dimostrante. 

AL QAEDA DEL MAGREB E DELLE PENISOLA ARABA CON L'ISIS - Colpo di scenza sul fronte del terrorismo islamico: al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) e quella nella Pensiola Arabica (Aqap) hanno annunciato di unirsi agli jiahdisti sunniti dello Stato Islamico (Isis) contro la minaccia comune della colazione a guida Usa. In una dichiarazione congiunta senza precedenti Aqap e Aqmi hanno esortato i loro "fratelli" in Iraq e Siria "a smetterla di uccidersi tra di loro e ad unire le forze contro la campagna americana e la sua maligna coalizione che ci minaccia tutti". Di fatto i due gruppi principali di al Qaeda sembrano aver voltato le spalle all'erede di Osama bin Laden, Ayman al Zawahiri, che finora - salvo ripensamenti dell'ultima ora - è sempre stato ostile a Isis. 

MEDIA GB: AL QAEDA CHIESE LIBERAZIONE HENNING - Secondo il quotidiano britannico The Independent, al Qaeda rivolse un appello all'Isis per la liberazione di Alan Henning, il secondo cittadino britannico rapito dai terroristi dello Stato islamico, perché "era solo un volontario innocente" e il suo rapimento era "contrario alla legge islamica" e "controproducente". 

Quattro giorni dopo il rapimento di Henning nella città siriana di Al Dana un leader di Al Nusra, gruppo affliato di al Qaeda in Siria, andò a parlare direttamente con i suoi sequestratori dell'Isis mettendoli in guardia sui rischi di un atto del genere. Lo ha raccontato all'Independent un documentarista americano che ha intervistato il presunto 'mediatore' di al Qaeda. Secondo Bilal Abdul Kareem, il leader di Al Nusra ha detto ai jihadisti che "non avevano il diritto di rapirlo" e che "non avrebbero ottenuto nulla dal sequestro". Per il regista, dopo il suo appello l'emiro "era fiducioso che l'Isis avrebbe liberato Henning ma poi il volontario britannico è stato portato via da Al Dana e di lui si sono perse le tracce". Ieri il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha confessato di non sapere dove si trovi l'ostaggio. Tassista di 47 anni, padre di due figli, Henning dedicava il suo tempo libero a raccogliere aiuti per i bambini siriani e a portarli in Medio Oriente tramite una piccola organizzazione di volontariato chiamata 'Aid 4 Syria'. Era al suo quarto viaggio quando il 26 dicembre del 2013 è stato rapito ad Al Dana, vicino al confine con la Turchia.

IRAQ, NO DEL PARLAMENTO A MINISTRI DI DIFESA E INTERNO - Il Parlamento iracheno ha respinto le nomine proposte dal primo ministro del Paese Haider al-Abadi per gli incarichi di ministro della Difesa e dell'Interno, estendendo la formazione di un nuovo governo. Al-Abadi ha proposto il parlamentare sunnita Jaber al-Jabberi come candidato al posto di ministro della Difesa, e Riyad Ghareeb, parlamentare sciita della coalizione Stato di Diritto, come scelta per il ministro dell'Interno. Poco dopo che al-Abadi ha presentato i nomi i parlamentari li hanno respinti entrambi con un voto. La legislatura è stata poi aggiornata a giovedì.

SIRIA, L'ISIS ABBATTE CACCIA DI ASSAD  - Colpo grosso degli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Isis) che hanno abbattuto un caccia-bombardiere del regime di Damasco sui cieli di Raqqa, loro roccaforte in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani: "E' il primo aereo da guerra abbattuto da quando il regime ha iniziato i raid aerei contro Isis a luglio, dopo la proclamazione del 'Califfato (il 29 giugno)". La città di Raqqa nella valle dell'Eufrate è la sola regione completamente non controllata da Damasco.