Giovedì 25 Aprile 2024

Rai, il Governo in manovra: la modifica del canone al Senato. Codacons denuncia l'azienda

Il sottosegretario Morando annuncia il cambio di strategia. Intanto cresce la polemica delle associazione dei consumatori contro la scelta del cda di opporsi giudizialmente al prelievo da 150 milioni

Il direttore della Rai Luigi Gubitosi (Newpress)

Il direttore della Rai Luigi Gubitosi (Newpress)

Roma, 20 novembre 2014 - Il Governo intende intervenire sul canone Rai. Lo ha detto durante i lavori della commissione Bilancio della Camera sulla legge di stabilità il viceministro dell'Economia Enrico Morando, precisando che probabilmente non si farà in tempo ad inserire la misura nel passaggio del provvedimento alla Camera, ma al Senato. A Montecitorio, potrebbe invece arrivare un primo intervento sulle emittenti locali.

DAL PUBBLICO AL PRIVATO -  Le due questioni sono connesse poiché, a quanto si apprende da fonti governative, l'intenzione del Mef sarebbe di abbassare il canone Rai e metterlo in bolletta, al fine di contrastare l'evasione fiscale, e con il ricavato finanziare le tv locali. Il Governo, ha detto Morando, "sta cercando di adottare per il problema delle emittenti locali una soluzione di tipo strutturale anche connessa al cambio della struttura del canone  Rai".

'RICORSO VERGOGNOSO' - Intanto il Codacons ha preanunciato una denuncia al Tar del Lazio contro il ricorso deciso dal Cda della Rai, volto a bloccare il taglio di 150 milioni di euro voluto dal Governo con il decreto Irpef.  "Si tratta - ha sottolineato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, nel darne notizia - di un ricorso vergognoso. In un momento di grave crisi per il paese in cui vengono richiesti sforzi ai cittadini e a tutte le categorie, la Rai tenta di sottrarsi ai propri doveri verso la collettività e difendere i propri privilegi. Il taglio deciso dal Governo non solo è sacrosanto, ma è atteso da anni dagli utenti, dopo i numerosi casi di sprechi e di gestione errata delle risorse pubbliche".  

'BASTA SPRECHI? - "Proprio su tale ultimo punto la Rai - ha evidenziato il Codacons - farebbe bene a rivedere la propria gestione, eliminando gli sprechi, riducendo i maxi-cachet a conduttori e vip e limitando il ricorso a società di produzione esterne.  "Interverremo al Tar in difesa del Governo e del taglio da 150 milioni e - ha concluso Rienzi- chiediamo oggi al Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan di rimuovere con effetto immediato dal cda Rai il suo rappresentante, che inopportunamente ha votato in favore del ricorso e contro il Governo, socio di maggioranza Rai".