Sabato 20 Aprile 2024

Rai, le signore nel pallone. Ferrari-Gandolfi: è rissa

Bagarre (e poi la pace) fra le conduttrici della Ds. Ma i dati degli ascolti sono tutt'altro che rosei: tre punti di share in meno

Sabrina Gandolfi e Paola Ferrari

Sabrina Gandolfi e Paola Ferrari

Piero Degli Antoni

MILANO, 2 settembre 2014 - ERA RIMASTA in religioso silenzio da quando era uscita la notizia del suo siluramento dalla “Domenica sportiva”. Telefono muto, social blindati. Poi non ce l’ha fatta più. Il giorno della messa in onda della prima puntata della nuova DS affidata a Sabrina Gandolfi, Paola Ferrari è sbottata. Ha impugnato lo smartphone e ha pubblicato i tweet di solidarietà dei followers, che hanno provocato la reazione della Gandolfi (però su Facebook): «Twitter si sta svegliando... il social dei vip... sarà per questo che lo uso poco?». È bastato per scatenare la Ferrari: «Ecco come qualcuno insulta il popolo democratico e globale di Twitter. Scusate ma non lo accetto». Ma non le basta. Paola Ferrari ha traslocato su Facebook e ha insistito, dopo aver postato le foto scattate in studio durante le prove: «Domani mattina guardati allo specchio se hai il coraggio. Dimenticavo: complimenti per i denti rifatti». Concetto ribadito con un ammonimento-ultimatum: «E non permetterti mai di pronunciare il mio nome». Uno scambio di cortesie davvero degno della moglie di Rodolfo De Benedetti (in comunione dei beni), anche perché la circostanza che la Ferrari rimproveri a qualcuno di essersi rifatto qualcosa suona irrimediabilmente comica (sul web si conteggiano circa 5mila battute sull’argomento). È come se Richard Burton accusasse Liz Taylor di alzare un po’ troppo il gomito.

Lo scambio di cortesie non deve essere piaciuto alla Rai. Infatti un’oretta dopo la battaglia postale arriva il comunicato pacificatorio della Ferrari che sembra scritto da Ban Ki-moon: «Chiedo a tutti di seguire con lo stesso affetto che avete dedicato a me la Domenica Sportiva. Un successo straordinario di questi ultimi anni che sono sicura verrà confermato. È questo che mi auguro per il programma, per il suo gruppo di lavoro e per la Rai. Ai giornalisti e agli inviati di Rai Sport, a tutto lo studio di Milano e della Rai va sempre il mio affetto per questi quattro anni che hanno decretato il successo». Da parte sua, poche ore dopo, in diretta dallo studio la Gandolfi ha rivolto un «abbraccio virtuale» a quanti l’hanno preceduta. Pace fatta? Intanto l’unico dato oggettivo su cui basarsi sono gli ascolti.

LA PRIMA puntata dell’edizione 2013-14, condotta da Paola Ferrari, aveva fatto segnare il 15%, mentre quest’anno la Gandolfi si è dovuta accontentare del 12,4%. Dati che riguardano una sola puntata ma che potrebbero diventare col tempo significativi. In effetti la Ds condotta dalla Ferrari con la partecipazione di Gene Gnocchi (silurato all’ultimo momento e senza preavviso) appariva come un piccolo miracolo. Un indice di ascolto lusinghiero sempre intorno al 15% (su Raidue) senza immagini delle partite e arrivando a corsa finita, quando il resto delle tv e delle trasmissioni avevano ormai triturato ogni argomento calcistico. Forse era proprio l’accoppiata Ferrari-Gnocchi, con il gioco delle parti tra i due, a funzionare come una commedia dell’arte. Restano quindi inspiegabili i motivi per cui il capostruttura Maurizio Losa (giornalista che seguiva la giudiziaria milanese durante Mani Pulite) abbia sentito il bisogno di un ricambio.