Quotidiano in classe, un altro record. "Più di 2 milioni gli studenti iscritti"

Al via la XV edizione del progetto promosso dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori. Il presidente Ceccherini: "Merito degli insegnanti"

Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio permanente Giovani-Editori (Newpress)

Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio permanente Giovani-Editori (Newpress)

Roma, 30 ottobre 2014 - L’iniziativa Il Quotidiano in Classe centra un nuovo record assoluto di adesioni: 2.082.504 studenti e 45.172 docenti coinvolti in tutta Italia. «È un successo superiore a quello degli anni scorsi e il merito va riconosciuto interamente a quegli insegnanti che si sono messi personalmente in gioco per conquistare al fascino dei dubbi quei giovani animati da solide certezze». Con queste parole il presidente dell’Osservatorio permanente Giovani–Editori, Andrea Ceccherini (nella foto), ha inaugurato la quindicesima edizione del progetto Il Quotidiano in Classe.

Saranno oltre due milioni gli studenti delle scuole secondarie superiori che nell’anno scolastico 2014/2015 prenderanno parte all’iniziativa promossa dall’Osservatorio. Un altro record di iscritti che batte quello storico raggiunto nel passato anno scolastico. In termini assoluti, più del 76% dei giovani delle scuole secondarie superiori, oltre tre ragazzi su quattro, parteciperanno a questa esperienza, basata su un’ora di lezione in classe alla settimana, dedicata interamente alla lettura critica di più testate a confronto.

Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio permanente Giovani-Editori (Newpress)

Il presidente dell’Osservatorio, Andrea Ceccherini, è rientrato da poco da un lungo viaggio negli Usa dove ha avuto modo di incontrare i direttori dei più importanti quotidiani americani (New York Times, Wall Street Journal, Washington Post e Los Angeles Times) e i leader della Silicon Valley da Apple a Google, da Yahoo a Twitter fino ad Amazon. Un tour utile per portare ulteriori innovazioni a Il Quotidiano in Classe e per renderlo un progetto sempre all’avanguardia, come testimoniano anche i dati di questa edizione.

«Una buona scuola dovrebbe insegnare a imparare. E imparare a dubitare è una lezione che merita di essere appresa – ha commentato Ceccherini –. Vogliamo offrire agli insegnanti uno strumento in più per rilanciare un modello inedito di educazione civica, meno lento e più rock».

Ad animare le lezioni del progetto dell’Osservatorio saranno infatti 45.172 docenti che hanno seguito un apposito corso di formazione organizzato in collaborazione con alcune tra le più prestigiose università italiane.