Sesso senza pillole con il laser dell'amore

Positivi risultati del lifting intimo, che riduce il fastidio legato all'età (minzione frequente, prostata ingrossata, senso di peso vescicale) e mantiene attivi sessualmente. La metodica indolore presentata al congresso mondiale di urologia di Londra. Preserva l’eiaculazione con vantaggi psicologici

Nella foto il programma Sex Education Show di Fox Live (Ansa)

Nella foto il programma Sex Education Show di Fox Live (Ansa)

Londra, 5 ottobre 2015 - Migliora la qualità della vita delle persone con problemi di prostata ingrossata, vescica gonfia, conseguente difficoltà ad avere rapporti sessuali, e assicura il mantenimento di una relazione affettiva fisica appagante. Sono alcuni dei vantaggi della rivoluzionaria tecnica ThuLEP, un vero e proprio lifting della prostata che sfrutta la precisione del laser al tullio creato da Quanta System, azienda italiana leader nella tecnologia applicata al raggio di luce. Sono oltre 40mila gli uomini che ogni anno in Italia lamentano problemi legati all'iperplasia prostatica benigna, ovvero la ghiandola ingrossata, un disturbo che accomuna un uomo su due sui 50 anni e addirittura il 75per cento degli over 80. In pratica con una prostata riportata alle dimensioni normali sparisce il fastidio e il senso di ingombro a livello intimo, torna la serenità e in certi casi si supera l'imbarazzo riducendo il ricorso alla pillola blu o agli integratori afrodisiaci. Non è un problema solo maschile, anche la donna condivide la necessità di una soluzione.

Questa metodica d’avanguardia con il laser consente inoltre il mantenimento delle funzionalità del tratto urinario e diminuisce le possibilità di sanguinamento operatorie e post-operatorie, con beneficio per i pazienti affetti da problemi di coagulazione o sotto terapia farmacologica. È quanto emerge da un recente studio realizzato dall'équipe guidata dal Prof. Luca Carmignani, primario di Urologia al Policlinico San Donato di Milano e professore universitario associato, pubblicato sull’Asian Journal of Andrology e di cui si è discusso in seduta plenaria in occasione del 33° Congresso Mondiale di Endourologia a Londra. Lo studio è stato condotto analizzando i cambiamenti nella funzione sessuale e urinaria post-operatoria su 110 pazienti sottoposti al trattamento ThuLEP eseguito con il laser Cyber.

I pazienti, con un’età media di 67 anni, sono stati valutati prima dell'intervento e successivamente a 3-6 mesi: dai dati è emerso che i sintomi urinari post-operatori sono migliorati e non sono state osservate differenze significative o cali di potenza sessuale, l'erezione è rimasta la medesima prima e dopo l'intervento chirurgico indolore eseguito in giornata. Un dato di particolare rilievo è quello relativo alla percentuale di pazienti che hanno mantenuto l’eiaculazione, che è aumentata del 52,7% rispetto alla chirurgia convenzionale (TURP) utilizzata nei casi di iperplasia prostatica benigna. “Sono soddisfatto del successo seguito alla nostra sperimentazione di questa nuova tecnologia – afferma Luca Carmigani – Grazie a essa è possibile regalare benessere ad una ampia fascia della popolazione maschile, che ora potrà vivere una rassicurante continuità della propria attività sessuale. L’utilizzo del laser rappresenta una innovazione di grande impatto sotto il profilo medico e anche sociale. Fino a due decenni fa chi aveva problemi alla prostata si sentiva un ‘vecchio precoce’, ora invece è possibile risolvere questa patologia con efficacia, senza complicanze e con una degenza minima. Va infatti tenuto conto che i sessantenni di oggi sono più attivi rispetto ai coetanei di una volta, quindi un intervento laser rappresenta un beneficio non indifferente”.

“Siamo felici di rappresentare il meglio del Made in Italy per la scienza – afferma Paolo Salvadeo, Amministratore Delegato di Quanta System – un concetto che indica che un prodotto è completamente progettato, fabbricato e confezionato in Italia. Il made in Italy è innovazione, differenziazione di prodotto, notevole qualità di realizzazione, cura dei dettagli, fantasia del disegno, delle forme, serietà e durevolezza”. La potenza sessuale e il benessere psicologico dei pazienti possono quindi essere totalmente conservati, con buoni effetti sia a livello fisico che livello mentale, mentre con le procedure già esistenti venivano meno nella stragrande maggioranza dei casi. Ma non è tutto. Oltre ai vantaggi relativi alla funzionalità sessuale, questa nuova tecnologia rappresenta un ulteriore passo avanti nell’ottica del risparmio per il sistema sanitario nazionale, visto che l’enucleazione della prostata con il laser al Tullio si può effettuare in day surgery. Con i trattamenti tradizionali o con metodiche laser con sorgenti differenti sono necessari ricoveri più lunghi dovuti a sanguinamenti o irritazione post-operatoria fino ad arrivare a 5 giorni di degenza. A trarre beneficio da questa tecnica innovativa non è quindi solo il paziente, ma l’intero Sistema Sanitario, con una drastica riduzione delle liste d’attesa e dei letti occupati negli ospedali di tutto il Paese.

La psicologa Roberta Alessia Ganzetti dell’associazione Elice Onlus Milano precisa il meccanismo che si instaura in questi casi: capita spesso, parlando di fastidi alla prostata, che gli uomini attivino quasi automaticamente pensieri legati alla potenza sessuale o all'invecchiamento. Da un punto di vista psicologico i modi di rispondere sono molteplici; negare il problema, evitando di approfondire le cause del fastidio fisico oppure rispondere con modalità ansioso-depressive, prefigurandosi scenari di malattia ben più complessi. Tuttavia risulta vincente un atteggiamento proattivo e di ricerca critica di informazioni che permetta di sostituire la conoscenza alla paura. L'informazione corretta fa la differenza; una diagnosi precoce e l'utilizzo delle nuove tecnologie laser, che riducono quasi totalmente gli indesiderati effetti negativi, garantiscono anche una vita sessuale comparabile a quella precedente all'intervento. L'accettazione del problema, la fiducia nei medici con le nuove tecnologie e un approccio psicologico corretto sono alla base di un modello di cura rispettoso e integrato”.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale