Martedì 23 Aprile 2024

Profughi, ora l'Europa lancia Triton «Ma non sostituisce Mare Nostrum»

Alessandro Farruggia ROMA «CI GUARDERANNO le spalle» ironizzano gli uomini in prima linea dell’operazione Mare Nostrum. E hanno ragione. Le notizie che vengono dall’Europa stanno infatti configurando un’operazione sostanzialmente di facciata: lo schieramento messo in campo dalle varie nazioni europee per l’operazione Frontex Plus ora ribattezzata Triton (quattro o cinque pattugliatori, di cui tre d’altura, due aerei e un elicottero per uno stanziamento totale di 36 milioni di euro annui a fronte dei 14 attuali) avrà infatti un limite fondamentale: si fermerà a 30 miglia dalle coste italiane, cioè oltre 100-140 miglia più a nord dell’attuale pattugliamento condotto da Mare Nostrum. E quindi se vorremo evitare che i barconi di migranti — strutturalmente incapaci di raggiungere le nostre coste — si inabissino, ci piaccia o no al primo naufragio con centinaia di morti saremo noi a essere chiamati in causa perché gli altri Paesi europei, quelli che aderiranno a Triton, si fermeranno a 30 miglia. A chiarire una volta per tutte che Frontex-Triton, anche nella sua molto pubblicizzata versione rafforzata, non ha alcuna possibilità di sostituire l’attuale enorme lavoro svolto da Marina Militare e Guardia Costiera italiana è stato il direttore dell’agenzia europea, Jil Arias, in una audizione all’Europarlamento. «Stiamo discutendo — ha detto — di una nuova operazione congiunta nel Mediterraneo, che si chiamerà Triton. Ma la nuova operazione non sostituirà Mare Nostrum, poiché questo non è consentito né dal mandato né dalla disponibilità delle risorse». «Il lancio della nuova operazione — ha proseguito — dipenderà sostanzialmente da due condizioni: la disponibilità dei fondi che saranno trasferiti dalla Commissione Ue e la disponibilità degli Stati membri a partecipare». MA LA COPERTA sarà comunque corta anche perché tutti battono cassa. Ieri, ad esempio, la Grecia ha presentato all’Ue una richiesta di maggiori fondi per ben 63 milioni di euro. «Nel Mediterraneo — ha detto Arias — sono in corso le operazioni Hermes ed Aeneas, alle quali partecipano 22 Stati membri. Il loro termine era previsto a settembre, ma data la situazione, abbiamo deciso di estendere Hermes fino a novembre, riallocando 2,3 milioni di euro del nostro budget. Ma, fatto questo, il bilancio è esaurito e non c’è più margine di manovra per il 2014». E MENTRE il ministro Alfano ieri si è recato al Cairo per parlare (anche) di immigrazione con le autorità egiziane e studiare una linea comune, il Movimento 5 Stelle ha chiesto di spostare la sede di Frontex dalla Polonia alla Sicilia e Forza Italia è andata ben oltre e si è chiesta se non sia meglio chiudere del tutto Mare Nostrum. «Mare Nostrum, Frontex, Frontex plus e ora Triton. Possono chiamarla come vogliono — ha affermato Maurizio Gasparri — ma il risultato non cambia. Il problema va risolto bloccando Mare nostrum».