Mercoledì 24 Aprile 2024

LA STORIA / Faruk, dopo 20 anni l'anagrafe registra il primo bosniaco di Bosnia

La famiglia ha dovuto lottare contro l'abitudine, derivata dalla guerra, di registrare i figli a seconda della loro appartenenza a una delle tre comunità: bosniaco-musulmano, croato o serbo. Ma Faruk Salaka no, lui sarà di nazionalità bosniaca e basta

Cimitero di musulmani bosniaci a Sarajevo (Reuters)

Cimitero di musulmani bosniaci a Sarajevo (Reuters)

Sarajevo, 10 febbraio 2015 - Essere bosniaco di Bosnia non è facile in Bosnia. Anche perché i funzionari pubblici sono abituati a registrare all'anagrafe i nuovi nati a seconda della loro appartenenza a una delle tre comunità che compongono la lasca federazione nata dagli accordi di Dayton del 1995. 

Così la famiglia Salaka ha dovuto faticare non poco per convincere l'amministraizone che il loro figlio, nato a Sarajevo, non deve essere classificato come bosniaco-musulmano, croato o serbo, ma come bosniaco tout court. Faruk, il figlio di Elvira e di Kemal Salaka, è nato ad aprile 2014, ma solo oggi, dopo una dura battaglia, è stato possibile iscriverlo nello stato civile, dopo nove mesi di tira-e-molla amministrativo. 

In base alla Costituzione imposta dagli accordi di Dayton, che hanno posto termine alla guerra intercomunitaria del 1992-95, i cittadini hanno diverse opzioni per registrare i loro figli. E tutti hanno scelto, finora, di identificarli con la comunità d'appartenenza. 

Solo i Salaka hanno deciso d'identificare la nazionalità con lo stato, creando così lo sconcerto tra quei funzionari che avrebbero dovuto semplicemente prendere atto. Naturalmente, finora, ci sono stati molti casi di persone che non hanno optato per le tre comunità: sono stati identificati come "altro" e non hanno goduto appieno dei diritti sanciti dalla costituzione. Ma Kemal Salaka, un economista di 39 anni, non ha voluto starci e ha combattuto una battaglia, finita oggi quando è andato al comune per compiere le ultime formalità che gli hanno permesso di ritirare il certificato di nascita. Nel documento è scritto che Faruk è di nazionalità bosniaca. "Niente di più logico per chi è nato in Bosnia" ha commentato Kemal. "Ma - ha aggiunto con amarezza - là dove comincia la Bosnia, finisce la logica".