Martedì 23 Aprile 2024

Primarie Usa, in New Hampshire trionfano Sanders e Trump

In casa repubblicana la sorpresa è Kasich che conquista il secondo posto. Hillary Clinton arranca e inizia a vedere lo spettro del 2008

Donald Trump (AFP)

Donald Trump (AFP)

dall'inviato GIAMPAOLO PIOLI

Manchester (New Hampshire), 10 febbraio 2016 - Come una valanga. Da Concorde a Salem, da Porth mount a Londonderry  è arrivata la vittoria di Sanders e Trump. Hillary Clinton ha un imbarazzante distacco di 22 punti dal senatore del Vermont che supera il 60% dei consensi. In casa repubbliana il governatore dell’Ohio Kasich col 16% conquista il secondo posto dietro a Trump 35% mentre è una lotta di poche manciate di voti tra Cruz, Bush e Rubio tutti aggrappati tra il 12 e 11% che si stanno battendo per rimanere in corsa  la prossima settimana in South Carolina.

Il mastino Christie dopo aver demolito e smascherato Rubio definendolo un “robot” che impara il discorsetto a memoria,  ha solo  raggiunto l’8%, la sua campagna è senza soldi e invece di volare in south Carolina e Il governatore è tornato a casa in New Jersey praticamente rassegnato ad annunciare il ritiro. Altrettanto è destinata a fare Carly Fiorina col 4%, mentre il chirugo Carson penoso al 2% cercherà nel sud evangelico il riscatto che non arriva mai. Quello del Sud Carolina, lo stato popolato da ex militari e dai loro figli in uniforme, diventerà un altro test decisivo e Trump ha voluto uno di loro sul podio del New Hampshire per annunciare la sua vittoria e la priorità che dedicherà nel ricostruire le forze armate Usa.

Kasich si è presentato invece come il “repubblicano dal volto umano” moderato e concreto che vuole “fermarsi” ad ascoltare i problemi della gente. Bush sperava in un terzo posto da solo, ma  si sente miracolato e può continuare perché le sue casse sono piene. Il senatore Cruz vincitore dell’Iowa ha subito una battuta d’arresto pesante ma anche lui nel sud evangelico è convinto di fare molto meglio. Marco Rubio fino a venerdì era l’astro nascente, l’altermativa a Trump. Il dibattito però lo ha decapitato e terrorizzato. “So che in Tv non sono andato bene ed è tutta colpa mia...ma non si ripeterà piu…” ha detto ai fan delusi. Con l’ombra di Michale Bloomberg l’ex sindaco di New York, pronto ad entrare in campo a marzo con un miliardo di dollari a disposizione, la prossima sarà una settimana ancora spietata. Hillary per superare la batosta dovrà attaccare alla giugulare Sanders, mentre Trump ha già lanciato spot TV  cattivissimi nei confronti di Cruz convinto che entrambi siano destinati a pescare nello stesso bacino di voti dei repubblicani evangelici ed estremi. Non c’è dubbio , da decenni non si ricordava una campagna elettorale così elettrica e incerta, piena di colpi di scena. Ma soprattutto così piena di soldi.

Se Donald Trump è la grande sorpresa repubblicana anche a dispetto del partito che non lo gradisce ma finirà per digerirlo se continua a vincere, Hillary Clinton torna ad essere la “predestinata” in affanno come contro Obama e comincia a vedere lo spettro del 2008. Monica Lewinsky e Paula Jones sembrano intenzionate ad entrare in pista per ricordare il “vizietto di Bill” e questo non aiuterà certo l’ex first lady. C’è già chi parla di un rapido cambio di strategia e Hillary potrebbe licenziare e sostituire molto presto gli strateghi che l’hanno guidata fino ad oggi. Come in Iowa Sanders ha dominato nel voto giovanile e anche il quello delle donne, ma soprattutto ha ottenuto oltre il 74% degli indecisi. Infine il mite repubblicano Kazich col suo secondo posto promette “allacciate le cinture siamo appena partiti…”.