Martedì 23 Aprile 2024

Pozzallo, identificate 25 vittime del 'peschereccio della morte'. Il Papa: "L'Europa faccia di più"

Nel tragico viaggio della speranza sono morti 45 migranti. Un anno fa la visita del Pontefice a Lampedusa

Sbarchi: migranti soccorsi al largo della Sicilia dagli uomini della Marina militare italiana (Ap)

Sbarchi: migranti soccorsi al largo della Sicilia dagli uomini della Marina militare italiana (Ap)

Roma, 5 luglio 2014 - Sono stati identificati 25 dei 45 migranti deceduti il viaggio della speranza che, dalle coste libiche, ha condotto 611 persone a Pozzallo (Ragusa) a bordo di quello che è stato ribattezzato il 'peschereccio della morte'. L'imbarcazione era giunta in Sicilia il 1° luglio rimorchiata dalla nave Grecale della marina militare italiana. Le vittime sono tutte giovani dell'Africa centrale. Il riconoscimento è stato eseguito da familiari e amici.

E, questa sera, Pozzallo ha commemorato con una fiaccolata molto partecipata le 45 vittime del tragico sbarco. Un corteo silenzioso e molto composto a cui hanno preso parte le istituzioni cittadine, religiose, civili e militari, oltre a molti sindaci della comunità ragusana.

LA LETTERE DEL PAPA - Intanto Papa Francesco scrive all'arcivescovo di Agrigento, a un anno dalla sua visita a Lampedusa. "Auspico che le istituzioni competenti, specialmente a livello europeo, siano più coraggiose e generose nel soccorso ai profughi", diceil pontefice chiedendo a tutti di "continuare a chinarsi su chi ha bisogno". "A distanza di un anno il problema dell'immigrazione si sta aggravando e altre tragedie si sono purtroppo susseguite a un ritmo incalzante. Il nostro cuore fa fatica ad accettare la morte di questi nostri fratelli e sorelle", afferma ancora Bergoglio. Da qui la richiesta affinchè il problema dei migranti sia "affrontato non con la logica dell'indifferenza, ma con la logica dell'ospitalità e della condivisione al fine di tutelare e promuovere la dignità e la centralità di ogni essere umano. Incoraggio le comunità cristiane e ogni persona di buona volontà - conclude Papa Francesco - a continuare a chinarsi su chi ha bisogno per tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione". E alle istituzioni, "specialmente a livello europeo", Bergoglio chiede più coraggio e generosità.